I miei ex
Data: 16/02/2021,
Categorie:
Sensazioni
Autore: Letizia50
I miei Ex Ho 46 e ritengo di essere una gran bella donna, piacente e desiderata. Felicemente sposata vivo una vita tranquilla senza eccessi. Mio marito è una persona splendida, a cui ho donato me stessa senza limiti e senza remore. Ho girato il mondo e prima di mio marito mi sono abbastanza divertita. Ho avuto una persona, Emilio, a cui tenevo molto e con cui ho vissuto 8 anni, ma alla fine è finita ed abbiamo preso strade diverse. Spesso lo tradivo perché sentivo che anche lui lo faceva e cercavo così di rendergli la pariglia. Mi ha iniziato lui al sesso. Aveva un membro piuttosto grande e penai non poco quando lo mise per la prima volta nella mia passerina. Avendo un imene elastico lui ha sempre dubitato della mia verginità. Ma io lo ero. In breve tempo mi insegnò a prenderlo in bocca e la cosa mi piaceva abbastanza. Provammo anche l�anale, ma lui, ogni volta, non riusciva ad avere una buona erezione e quindi ci rinunciammo. A quel tempo mi ero trasferita a Roma . Il rapporto con il mio lui era sempre più evanescente. Sentivo Emilio sempre più distante. Ebbi conferma da una mia amica che mi telefonò un giorno dicendomi che Emilio era andato a casa di una ragazza che aveva conosciuto da poco. Non ci vidi più e rosa dalla gelosia, una sera me ne andai in giro per Roma. Conobbi Gennaro per strada e lui mi colpì per gli apprezzamenti che aveva fatto al mio vestitino di seta scuro. Io gli sorrisi e da quel punto in poi cominciammo a camminare per un tratto di strada insieme. ...
... Aveva un certo fascino e parlava perfettamente italiano, una cosa che io ho sempre amato. Visto che anche lui mi aveva parlato di una mezza delusione d�amore, decisi di invitarlo a casa mia. Poiché sono stata sempre ospitale, gli preparai una bella cenetta. Mentre eravamo seduti in tavola mi girai un attimo per guardare verso la porta d�ingresso perché mi era sembrato che qualcuno avesse suonato il campanello, prendendo nel frattempo la forchetta sul tavolo, gesti normali di vita quotidiana, ma�... Ma al posto della posata c�era un cazzo enorme che avevo sfiorato con la mano. Genny si era alzato di scatto e tirandosi giù i pantaloni aveva appoggiato il suo arnese sul tavolo. Io lo guardai quasi a volerlo richiamare per questa cosa, ma nel frattempo la mia mano non aveva lasciato la presa. Anzi stringeva sempre più quel cazzo enorme che s�induriva sempre più al contatto. Non riuscii più a trattenermi e così mi chinai sul tavolo. Genny aveva appoggiato anche le palle e cominciai proprio da lì. Leccavo con delicatezza guardandolo fisso negli occhi. Poi gli presi tutto il cazzo in bocca e facendogli un cenno di assenso volli che mi scopasse entrambe le guance. Non ebbi il tempo di nulla che d�improvviso Genny mi sborrò in bocca. Io trattenni quel succo per un attimo, poi per pudore e per ritegno, lasciai scivolare la sborra sul mio vestitino di seta scuro. Un po mi entro sulle tette e così feci in modo che Genny me le guardasse. Non pago, lui mi afferrò con forza e mi prese questa ...