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Storie di vampiri - Budapest.
Data: 16/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Tibet
La stazione Kéleti di Budapest sembra un manicomio sotto la pioggia battente. L’acciottolato dei marciapiedi pare sgretolarsi da tanta acqua che cade. La gente si accalca per prendere i treni per l’ovest, verso L’Austria, la Germania e i ricchi paesi europei, impegnati tutti in una nuova corsa verso la speranza. Anche i binari da dove partono i treni verso l’est sono pieni di gente. E’ in questo settore che la cerca, fra la gente rassegnata che va a casa con riluttanza perché il vero desiderio generale è fuggire da questo paese, andare lontano. L’est rappresenta il vuoto, la povertà e il fallimento. La fauna umana che va verso est, verso la Romania e Bucarest, è eterogenea eppur simile nel suo aspetto miserevole. Ubriaconi, vagabondi, predicatori dallo sguardo di ghiaccio in cerca di peccatori, ragazzi svegli con l’aria furtiva, donne tristi mal vestite e poi… la maggior parte, pendolari che terminata la giornata di lavoro tornano ai loro paesi. E’ qui che può mettersi in caccia. Qui cerca la sua preda. E’ una cosa urgente. Le rughe che gli circondano gli occhi si fanno più profonde di attimo in attimo, ora sono quasi cicatrici, cicatrici di vecchiezza. Lo ha constatato guardandosi nello specchio lurido della toelette per uomini. La sceglie con cura fra tutte. Deve essere bella e giovane, magari adolescente. Una creatura non ancora rassegnata al fallimento, con il sangue vivo nelle vene e con desideri e sogni. La vede in disparte accanto al muro, in attesa del suo treno. Le ...
... si avvicina ignorando gli inviti di una puttana in cerca clienti, riparatasi nella stazione per evitare la pioggia. E’ bionda, magra e molto carina. Giovanissima. Il suo approccio è in tedesco, spera di essere capito. E’ una lingua che i giovani magiari imparano a scuola. Lo studiano con profitto perché ne capiscono l’utilità. Usa qualcosa di banale giusto per rompere il ghiaccio, lei per tutta risposta gli chiede da dove viene. Italia, dice lui. Le si accendono gli occhi e lui sa di averla presa. Portami in Italia… dice con aria di sogno. Chissà cosa credono ci sia in Italia si chiede lui, ma perché dirle di più? Potere della suggestione, potere dei soldi. In breve la convince a seguirlo in un ristorante. Gode del suo appetito, la vuole soddisfatta, vuole alimentarne i desideri. E’ bravo in questo… è esperto. Non le propone soldi per portarla in una camera di albergo ma ne provoca e ne lievita le speranze. Sa esattamente cosa pensa. Lei pensa che se riesce ad interessarlo, ad accontentarlo in tutto, esiste la possibilità che lui le faccia cambiare vita. A lei come è successo a migliaia di altre ragazze. Lui? Lui sa che una volta per averle bastava una confezione di calze e davvero poca fatica, ora tutto è cambiato. Ogni volta deve mentire, impegnarsi nel sotterfugio. La caccia non gli da più il piacere di una volta, forse perché ora non è più un gioco e uno svago ma una necessità? La porta non nell'albergo dove dimora ma in un altro vicino. Una stanza per una notte, chiede. ...