1. Le mie storie (41) (terza parte)


    Data: 17/02/2021, Categorie: Anale Sesso di Gruppo Sesso Interrazziale Autore: isolafelice75, Fonte: xHamster

    ... li a poco sarebbero dovuti andare via per non farsi trovare il mattino dopo. Lui sorrise e prese posto sulla poltrona di fronte a me. Mi chiese se mi era piaciuta la serata, gli risposi che ero stata benissimo, ma che era un poco stanca. Mi disse che le donne italiane non si stancano mai, io non so a chi si riferisse ma non era il mio caso. Eppure dopo tutto quel sesso, una parte di me che evidentemente non voleva arrendersi all'età, ne voleva ancora forse consapevole che non si sarebbe ripetuto più tornata a Napoli. Dissi che avevo bisogno di riposo, che la mia "amica" era in fiamme; lui ridendo rispose che avrebbe potuto spegnermele con il suo "estintore". Mi venne vicino dicendo di stare tranquilla che non avrebbe fatto niente, ed in effetti mi cominciò a massaggiare le spalle con le sue mani forti. Mi girai sul fianco, dopo aver spostato i capelli lo lasciai fare e mentre sapientemente mi portava un altro tipo di benessere, mi confessò che oltre alla laurea in biologia era anche fisioter****ta. Stavo quasi prendendo sonno dal relax quando Alfredo si svegliò ed accese il televisore. Niente da fare, tra un'imprecazione scherzosa ed un sorriso, ero di nuovo sveglia ed anche loro lo erano. Cominciammo a vedere un film che erano circa le quattro di notte; Xavier era accanto a me steso e ...
    ... mentre guardavamo mi faceva i cosiddetti grattini sulla parte alta della coscia fino ad arrivare a giocare con il ciuffo di peli che sovrastava la mia fica. Non ricordo che il film fosse, ma si sparava ed uccideva come non mai. Ai titoli di coda gli chiesi se non fosse il momento di salutarci, ma entrambi mi dissero di no. Uno di loro mi disse dopo essersi messo di fronte a me completamente nudo "dicci di andare via e noi lo facciamo, ma lo vedo in faccia che hai ancora voglia". Ero molto stanca, non sto scherzando, purtroppo però se c'è una cosa che non so fare è mentire. Ancora non so da dove venisse la voglia, ma ero nuovamente eccitata. Cercai di contrastare con la ragione quell'ennesima tentazione, ma fu inutile. Alfredo si infilò anch'egli sotto il lenzuolo del mio letto e la sua mano cominciò a scivolare sul mio corpo. Entrambe si trovarono con le mani sulla mia micia, poi uno cominciò ad accarezzarla da fuori giocandoci un poco, mentre l'altro si infilò con la testa sotto il lenzuolo per baciarmi i seni. Nonostante mi facesse un po' male, lo presi dentro di nuovo fino a godere ancora. Poi uno dopo l'altro li feci venire con la bocca e con le mani. Dopo di che gli dissi anzi li pregai di andare via perché non volevo problemi con l'albergo...di lì a poco sarebbe venuta Renata. (Continua...) 
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