la signora Ivana
Data: 18/02/2021,
Categorie:
Autoerotismo
Autore: Wilemina, Fonte: RaccontiMilu
... ben sostenuto come molte ragazzine vorrebbero avere. Il viso di Ivana abbagliava con i suoi occhi bruni e una bocca con labbra sensuali.Il seno rotondo e prosperoso ancora ben sostenuto con due grandi capezzoli rosati che, incoronavano le belle mammelle, ansiose di baci e carezze. Un ventre lievemente pronunciato ed alcuni pizzichi di grasso addominale le donavano un'aria naturale ed ampiamente seducente al pari del pube dalla folta ma curata peluria castana, che incorniciava la rotonda linea disegnata dalle polpose grandi labbra della sua vagina. Quelle succulente e rubiconde labbra, che l'avevano complessata in gioventù quando nelle docce del liceo doveva denudarsi e le compagne scherzavano alludendo a quelle. Le stesse labbra che, quando ebbe il suo primo incontro sessuale con colui che sarebbe diventato suo marito, dopo che con una piacevole goffaggine le aveva sfilato pantaloni e mutandine, si mostrò affascinato da quelle labbra poco comuni. Le baciò, mordicchiò, leccò e succhiò con viva gioia, producendole un orgasmo sfrenato che gli strappò grida di piacere anche senza essere penetrata. Il solo ricordo di quei momenti fece si che il desiderio le gonfiasse il clitoride e la sua vagina si inumidisse stimolata.Lentamente si lasciò scivolare nella vasca e si lasciò accarezzare dall�acqua, piacevolmente la pelle.Giaceva con un meraviglioso senso di benessere, allungò la mano verso quel giocattolo che sembrava un nero ciclope, lo impugnò con entrambe le mani e con audacia ...
... lo portò alla bocca e con la lingua lo assaggiò come per tastare il terreno poi se l�introdusse tutto nella bocca, giù fino in gola, come faceva con il pene di suo marito. Lo succhiò, lo mordicchiò, lo leccò con la lingua quasi a provarne la consistenza. Mentre continuava la sua fellatio al fallo, una sua mano scese fino al suo sesso e cominciò un soave massaggio al clitoride ormai turgido, era bagnata totalmente e non per l�acqua della vasca, ma per le secrezioni delle sue ghiandole vaginali che la facevano sentire ardente e preparata per accogliere quella bella verga.Si ricordò della ventosa. Secondo l�opuscolo era adatta a tutte le superfici e con una presa sicura.Provò a fissarlo al bordo della vasca. Sembrava ben saldato e svettava imponente, come se la sfidasse a cavalcarlo. Lo afferrò con una mano e gli dette dei colpi per assicurarsi della tenuta. Lo scavalcò con una gamba ed incurante dell�acqua che bagnava il pavimento si abbassò ed accarezzò con le labbra della sua vagina la punta del �giocattolo� sentendo come montava il desiderio di provare quei 18 x 5 cm., così recitava l�etichetta, dentro di se.Dopo averlo indirizzato verso il suo ano per provare la sensazione di avere un organo di quelle dimensioni nel suo didietro, lo infilò nella sua vulva e lentamente si abbassò su di esso sentendo come si apriva la strada dentro di lei. Con un colpo secco lo fece entrare tutto, fino in fondo, lanciando un urlo di piacere ed iniziò un furioso su e giù. Era una sensazione ...