1. Secchione! Genesi di un padrone - parte 04


    Data: 20/02/2021, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Naughty Bard

    ... quello stretto bugigattolo, senza però che smettesse, ormai piuttosto abituata a quel trattamento. Damian si mordeva il labbro sorridendo e godendo di brutto.Per quanti cazzi avesse assaggiato in vita sua, Pam non riusciva a ricordarne uno che avesse un sapore erotico quanto quello. Virile e maschio, l�odore di Damian era sempre forte, schiacciante, deciso, in ogni momento. Le riempiva il cervello rendendola dolcemente e felicemente schiava.Guardava in alto, contemplando quegli occhi di cielo che le sorridevano mentre il novello adone le scopava la gola, saldo ed energico.A forza di spinte la ragazza si ritrovò a sbattere la testa contro la parete del camerino e lui che continuava ad avvicinarsi col suo bacino martellante, implacabile, come volesse inchiodarcela, con le mani e il torace completamente appoggiato al muro e gli occhi chiusi, neanche scopasse niente più di un buco sulla parete.Per la prima volta, chiacchiere a parte, si sentì a pieno titolo usata come uno sborratoio vero e proprio. L�aveva chiamata nel camerino apposta per svuotarsi i coglioni e ora neanche la considerava. Il pube le sbatteva contro il naso, quasi a farle male, e le palle contro il mento, non vedeva più niente, mentre lui si sollazzava fottendole egoisticamente la gola, rivendicando prepotente sempre più spazio in quel buco, già modellato a immagine del suo cazzo. L�animale arrapato che era sempre meno quiescente la stava usando, non c�erano altri termini. La stava usando per sborrare, punto e ...
    ... basta.Dov�era il limite tra l�essere una troietta disinibita che gioca a sottomettersi e un mero oggetto di trastullo? L�aveva superato? Voleva superarlo veramente?Con questa domanda in testa, senza nessun preavviso, il giovane le venne in gola, spruzzandole il suo seme dritto nello stomaco. Dopo qualche secondo abbassò lo sguardo, come si fosse ricordato che era lì.Un minimo in affanno, la guardava dall�alto con un sorrisetto di scherno. Poi le sfilò l�uccello di bocca che, ballonzolò rilassato sul cavallo dei pantaloni. Se lo infilò nelle mutande e tirò su la zip.�Problema risolto, hehe!� disse con aria sbarazzina a lei ammutolita �Beh? Come mi stanno?� continuò poi, come nulla fosse successo. Lei si alzò in piedi, cercando di riprendere fiato, mentre le cose cominciavano a schiarirglisi in capo. Poi l�abbracciò e all�orecchio gli sussurrò:�Come può venirti in mente che io mi stufi di te, secchione?� lo baciò sul collo �magari un giorno sarò io a venirti a noia, ma il contrario�� lo guardò negli occhi, quelle due gemme perfette che, adesso ben visibili, la stregavano ��no, mai!�Damian le fece un sorriso indecifrabile. Stava per risponderle ma:�Ti ho portato i pantaloni!� arrivò la voce da fuori che li fece quasi trasalire. �Scusate, ci ho messo un po� ma sono dovuta andare in magazzino, il blu era finito��Pam si schiarì la martoriata gola prima di risponderle.�Ok, grazie, Cheryl!� e, tristemente, non seppe mai quale sarebbe stata la sua replica.Come prevedibile, aveva pensato ...