1. Ero etero 2


    Data: 21/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: plagreco

    ... pisello, il resto del suo corpo mi era quasi sconosciuto. Aveva un bel fisico, non palestrato ma neanche un filo di pancia, spalle larghe e delle braccia corte e forti. Mi piaceva di lui che era molto curato e non solo la barba ma anche le parti intime erano rasate, anche se non del tutto. Come mi vide entrare si tolse l'asciugamano mostrandomi il suo pisello ancora moscio ed iniziò a toccarsi. Un chiaro e ben accetto invito a continuare il gioco. Mi inginocchiai ai suoi piedi ed iniziai a succhiargli il pisello che ad ogni pompata diventava sempre più duro nella mi bocca. Dopo qualche secondo era totalmente duro e quella magnifica cappella si mostrava in tutto il suo umido splendore. Iniziai a leccarla come se fosse il più gustoso dei gelati, alternavo lunghe leccate dell'asta passando la lingua sulla base della cappella, cosa che sentivo piacergli parecchio, volevo dargli il massimo del godimento. Lui mi diresse la faccia verso le palle ed il culo ed iniziai a succhiargli le palle, lui allargò le gambe sul letto e mi invitò a leccargli il buco. Lo feci a lungo, avevo capito che era lui ad indicarmi dove provava più piacere ed ero intenzionato a procurarglielo.
    
    Dopo una lunga leccata si alzò in pedi, io restai in ginocchio, con un sol colpo mi rimise il cazzo in bocca stavolta fino in fondo, mi cinse la testa con le mani e me lo spinse tutto in gola, ancora quella sensazione di soffocamento, una volta arrivato fino in fondo sentivo il cazzo veramente nella gola e ...
    ... lui iniziava a pompare per scoparmi la faccia. Reggevo qualche pompata poi dovevo riprendere fiato, ma ne volevo ancora e ingoiavo di nuovo tutto fino in fondo, chiedendogli con i gesti di fare quel movimento per scoparmi la faccia che mi mandava in una situazione di stacco totale dal mondo.
    
    Realmente non so dire quanto sia durata quella situazione, ma ad un certo punto decise che era ora di cambiare, mi fece alzare, io ero un automa a comando reagivo, totalmente succube della situazione, lui invece sembrava deciso e sapeva benissimo quello che voleva da me.
    
    Mi spinse sul letto, istintivamente mi misi a pecorina, come nel furgone ma lui mi disse «no stavolta voglio guardarti» mi girò e mi apri le gambe. Il suo pisello era umido da tutta la saliva che avevo riversato durante quel pompino, puntò il cazzo sul buco, lo passò un paio di volte tra le chiappe ed iniziò a infilarlo dentro. Questa vola fu meno scrupoloso della prima, in un sol colpo era tutto dentro. La sensazione era più intensa, a gambe larghe sentivo tutta la grandezza di quella cappella e quando spinse in fondo mi sembrava che il suo cazzo fosse lungo due metri. Era tutto fantastico, iniziò a pompare sempre più forte, ad ogni spinta ne chiedevo di più, guardavo il suo volto che alternava smorfie da sforzo ad espressioni di piacere. Iniziò a scoparmi davvero forte, il letto cigolava e si sentivano i rumori dei corpi che sbattevano. Mi piaceva tanto ed una di quelle pompate mi fece venire in una copiosa ...