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Il venditore ambulante 2 -inaspettatamente- iv
Data: 22/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Soundserio
... come sta sveglio”-. Il mio cazzo misurava diciotto centimetri e sei millimetri, misurato un’infinità di volte, rosa e pulito. La sua mano iniziò una lenta e calda sega. Wow che sensazione fantastica. Nessuno lo aveva mai toccato oltre me. La sua stretta forte e decisa che si portava su e giù mi eccitava da matti. Il mio viso iniziò ad assumere espressioni di goduria, Federico teneva l’occhio puntato mentre mi regalava quella piacevole sensazione. –“Guarda come sta bello sveglio e duro”- continuando a masturbarmi con una stretta decisa. Qualche secondo dopo sentii avvolgere la cappella da un piacevole caldo. Aprii gli occhi e vidi il mister con la testa tra le gambe. Sentivo la lingua girare attorno alla punta, leccare il frenulo e l’intera asta. –“Mmmh hai un buon sapore”- . Inaspettatamente sentii affondare tutto il cazzo nella sua calda bocca. Mio Dio che splendore. La bocca faceva su e giù con gran intensità succhiando e risucchiando bene. Si fermava sulla cappella, due leccate e di nuovo giù infondo fino alle palle. La bocca di Federico era calda e accogliente, la sua lingua bagnata e abile proseguiva a leccare intensamente tutta la verga. Il suo viso si era trasformato, si leggeva una gran voglia di cazzo –“Ti piace?”- domandò guardandomi, -“Non fare il timido, lasciati andare”- aggiunse –“Si, mi piace”- risposi con un po’ di inibizione. Portò una mano sotto il ...
... sedile e lo abbassò, mi ritrovai sdraiato su quell’auto con la bocca del mister sul cazzo che avidamente succhiava. Le sue mani si portarono dentro la tuta iniziando a palparsi mentre con la sola bocca scendeva e saliva lungo tutto il mio palo con notevole velocità e una fame di maschio che mai avevo visto. Affondò tutta la bocca sino alle palle, sentivo la sua lingua leccare la base dell’uccello. Wow stavo per esplodere. Saliva e scendeva con maestria –“Sto per venire”- dissi tentando di staccarlo, ma lui non me lo permise. Affondò ancora tutta l’asta sino alla base –“Aaahhh Aahh ah”- tremai sopra quel sedile. Quattro schizzi caldi invasero quella bocca calda. Federico non si staccò subito, succhio un altro po’ ripulendomi bene. –“Si vede che sei ancora un pischello inesperto”- disse poi aprendo lo sportello e sputando fuori. –“Le brave ragazze dovrebbero fare cosi, ma a volte lasciano a noi il piacere di farlo”- disse ripulendosi e offrendomi una mentina. Imbarazzato scesi dall’auto e andai a far finta di cercare il caricatore. –“Forse lo avrà preso Alessandro”- dissi una volta dentro –“Dove l’hai lasciato non c’è? Qualcuno lo avrà preso”- , -“Domani scrivo agli altri per chiedere”- . Quando arrivammo sotto casa ci salutammo con due baci alle guance. –“Mi raccomando, studia e divertiti!”- disse sorridendo –“Sarà fatto. Promesso!”- e chiusi lo sportello salutando con la mano.