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Devi imparare a stare ferma.
Data: 24/02/2021, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: DonnaCamaleonte
... non pensavo qualcuno lo avrebbe mai fatto. Il mio corpo si tendeva e si rilassava continuamente, in lotta fra la resistenza ad un piacere che stava iniziando a crescere dal basso e l�abbandono totale ad esso. Mentre le sue mani divaricavano con ferma dolcezza le natiche, la lingua continuava a forzare la mia intimità. Fu un attimo e senza che potessi rendermene conto sentii qualche cosa entrarmi dentro e scivolare in profondità. Aveva inserito un dito dentro di me, che era entrato senza grosse difficoltà visto il lungo processo di lubrificazione al quale ero stata sottoposta in precedenza.Non potei fare a meno di lanciare un grido: non avevo potuto opporre resistenza a quella foga e sebbene fosse solo un dito sentii quasi di essere stata squarciata in due. Si avvicinò a me e con la sua voce profonda, come un sussurro notturno, mi disse �te l�ho detto che dovevi stare ferma. La prossima volta imparerai a non opporti più al volere del tuo signore�. Sentivo il suo dito muoversi dentro di me con movimenti rotatori precisi e diretti. Fu rapido tanto ad entrare quanto ad uscire e mi meravigliai, dentro di me, che quasi mi dispiacesse. Le mie gambe erano aperte e la mia intimità a sua completa disposizione. Fu allora che sentii nuovamente le sue dita dentro di me. �Sei un lago�. So che ti sei eccitata a sentirmi dentro da dietro. So che ti è piaciuto. So che lo desideri ancora. Sei bagnata� Dio se sei bagnata�. Pensavo mi penetrasse a lungo, invece il suo fu un movimento ...
... rapido, quasi solo a valutare quanta difficoltà avrebbe avuto a penetrarmi. Fu allora che sentii le sue dita fermarsi sulle mie labbra e giocare con loro con piccoli movimenti circolari e quasi impercettibili. Rimaneva sulla superficie della mia intimità, sfiorando ora le grandi, ora le piccole labbra umide e gonfie di desiderio. �Verrai solo se e quando sarò io a deciderlo. Nel frattempo mi divertirò con te, per vedere quanto puoi resistere senza implorare un orgasmo�. Avvicinò nuovamente la sua lingua a me: sapeva perfettamente quanto io non fossi in grado di resistere a questo. La punta della lingua sfiorò il mio clitoride appena e mi sfuggì un gemito dalle labbra. Alternando la sua bocca alle sue dita mi portò in una dimensione sospesa: un continuo orgasmo in agguato che bloccava alla luce della sua esplosione.�Voglio sentire la tua voce che mi implora. Voglio che tu me lo chieda come si deve�. E più mi sussurrava queste parole, più le sue abili dita giocavano con le mie labbra. Le sfiorava appena e di tanto in tanto applicava una leggera pressione. Poi, quasi con distrazione, passava il segno e arrivava alle piccole labbra, ormai turgide e lucide di umori.�Ti prego mio signore�, dissi io allo strenuo delle forze �ti prego� Fammi venire. Ti supplico�.Lo sentii sorridere nel buio. �Brava bambina�. Fu allora che le sue dita aprirono le mie labbra e con l�altra mano iniziò a massaggiare la mia intimità. Colpi rapidi, leggeri, precisi.E l�orgasmo esplose in tutta la sua potenza. ...