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I giardinetti 4
Data: 24/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: overbsx
... La spiegazione fu: l’attivo e quello che infila il cazzo in un buco di un altro maschio, e quest’ultimo viene definito passivo; volli sapere perché non avesse detto bocca invece di buco. Il signore mi spiegò che il cazzo, si poteva infilare anche nel buchetto e non solo nella bocca, anzi il buchetto lo definì buco del culo. Chiesi se fosse come quando lui mi metteva il dito dentro, lui rispose che quello era solo un ditalino al culo. Aggiunse che serviva solo per abituare il buco ad essere più elastico, prepararlo a ricevere il cazzo duro nel culo. Ascoltavo con grande interesse quel che diceva, e pur essendo vestito mi ritrovai ad aprire e stringere il forellino. Chiesi:” e poi come si fa con la sborra”, mi spiegò che si poteva spruzzare nel culo, oppure, prima della sborrata passarlo dal culo alla bocca. Io dissi che la preferivo in bocca e non nel culetto. Il signore concluse che bisognerebbe prima provare tutto e poi decidere. Quei discorsi mi avevano fatto eccitare, avevo del tutto dimenticato il problema di Marco, e poi, mentre parlava, aveva infilato la mano nei miei jeans dalla parte del culo; erano stretti, e lui faceva fatica, lo aiutai abbassandomeli. Il signore mi disse di mettermi a pecora, guidandomi con le mani per raggiungere la posizione a pecora, chiesi perché si chiamava posizione a pecora, e lui “un giorno lo capirai”. Avvertì le sue mani che mi allargavano il culetto, poi un grosso sputo centrò il buco, col dito anulare cospargeva lo sputo intorno al ...
... buco, poi di colpo mi sentì lacerare in due; aveva infilato il suo ditone anulare nel buchetto. Il dolore fu tremendo e caddi sul letto. Dissi al signore che non mi piaceva prenderlo nel culo, lui rispose che avere un dito nel culo non significava essere inculato, il dito serviva solo per capire se ero pronto a farlo. Da parte mia feci notare al signore che per il dolore il mio cazzo non si era indurito, e quello era un segnale che non mi piaceva essere inculato. Non volevo farlo rimanere male, o forse desideravo la sborra in gola: mi misi seduto e lui fu pronto a darmelo. Lo lavorai usando solo la bocca senza toccarlo con le mani, ci misi poco a farlo diventare durissimo mentre lui mi passava il palmo della mano nel solco del sedere; e mentre si scaricava con schizzi roventi in fondo alla mia gola, disse:” quando sarai pronto a farlo di culo, io ti perderò, ci saranno moltissimi cazzi desiderosi di sborrare in questo buco”. Mentre gustavo il suo sapore, mi venne in mente Marco, e dopo aver leccato perfettamente quel cazzo, ed averlo ringraziato della sborra che mi aveva regalato, chiesi nuovamente cosa avrei dovuto fare con il mio amico. Il suo suggerimento lo ritenni poco realizzabile, ma se fosse riuscito, sarebbe stato perfetto. Il signore dei gabinetti, mi disse di provare a farmi fare una pompa da Marco, a quel punto la situazione era pari e potevo stare al sicuro. Il giorno dopo, a scuola mi vidi con Marco durante la ricreazione (eravamo in classi diverse). Cercai di ...