1. Marcare il territorio


    Data: 24/02/2021, Categorie: Etero Cuckold Dominazione / BDSM Autore: Female, Fonte: RaccontiMilu

    ... suoi lunghi schizzi sulla fronte, sul naso, sulle guance, sulle labbra.Scoppiai a piangere sentendomi umiliata e sconfitta da un uomo che credevo mi amasse, singhiozzando chiesi �Perché? Cosa ti ho fatto? Perché mi tratti così?�Marco mi rispose con la massima calma �Per tanti motivi. Primo: perché mi piaci molto, voglio che tu sia la mia donna e le mie donne le devo marcare schizzandole di seme ogni volta che le scopo. Secondo: perché mi piace. Terzo: perché hai un fisico da troia e un visetto da verginella, una faccetta da ragazzina ingenua che mi eccita innaffiare di sperma, voglio scoparti e poi sborrarti in faccia ogni volta!�Rimasi inginocchio ai suoi piedi lasciando che lo sperma mi colasse lentamente sul viso senza sapere come reagire. Mi sentivo umiliata e, incredibilmente, anche eccitata.�Brava la mia puttanella, così mi piaci, con quei tuoi occhioni da cerbiatta innocente imbrattati dal mio sperma.. Questo &egrave quello che volevo e che vorrò ogni giorno da te. Sei mia e devo ricordartelo ogni giorno schizzandoti addosso. Dai, passati una lingua sulle labbra ed assaggia il mio sapore, impara a conoscere il sapore del tuo uomo�.Continuavo a piangere per l�umiliazione e per il bruciore che mi stava procurando lo sperma colato negli occhi. Nonostante questo, stupendo anche me stessa, portai alla bocca tutta la sborra, che toglievo dagli occhi con le dita, mi leccai anche le labbra assaporandone ancora ed infine, in segno di totale sottomissione al mio amante, mi ...
    ... avvicinai con le labbra al suo cazzo ancora turgido e lo leccai per adorarlo. Come in trance, assaporando il suo sapore che non era disgustoso come immaginavo, lo baciai sulla punta con devozione, sussurrando �grazie... ti amo tanto... fammi tutto quello che vuoi�. Raccolsi tutto il suo seme e lo portai alla bocca per ingoiarlo. Restammo insieme tutta la notte e il giorno successivo lasciandomi scopare ancora più volte ed imparando ad associare il piacere, che provavo accogliendo il suo cazzo dentro di me, alla sottomissione che mi faceva provare innaffiandomi il corpo con il suo seme.Divenni così la sua cagnolina, la sua troia sottomessa da montare e sbattere, scoprendo finalmente la mia vera natura e il mio incontenibile bisogno di essere preda. Capii che, per sentirmi me stessa, non mi poteva più bastare essere ammirata o ricevere complimenti, ho bisogno di un uomo, un vero uomo, che metta le mani addosso, che mi sappia far godere abusando di me.Ormai, dopo più di tre anni dal nostro primo rapporto e nonostante i suoi mille impegni e il mio matrimonio, trova, quasi ogni giorno, l�occasione per scoparmi: a casa sua, nel suo ufficio, sul cofano della macchina o in qualsiasi altro luogo possibile. Dal mio guardaroba sono scomparsi collant, pantaloni e gonne lunghe per avere sempre la mia figa disponibile a soddisfare le sue voglie ovunque me lo chieda, anche nei luoghi meno opportuni: non c�&egrave locale, nei dintorni del nostro ufficio, in cui non mi abbia chiavato nei bagni, ...
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