1. Benvenuta nel mio mondo


    Data: 25/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Kimber95

    Lavoro per gli artisti, sono arte in movimento detto dai più. Io mi definirei scultura di carne come mi definisce lui, lui che mi ha rubato il cuore, colui che mi ha imprigionato l'anima. Si perché ad imprigionarmi sono proprio quelle situazioni di cui io non sono a conoscenza. Tra un po’avrò finito, resisto ancora un po’ e finalmente potrò rilassare i muscoli. Le gambe e le braccia iniziano a fare un male cane, sono due ore buone che sono immobile, salvo le brevi pause che mi sono concesse e devo anche ribattere per averle, ad alcuni sembra che dia fastidio anche il respiro. Adoro essere arte, mi rende importante, con uno scopo, non è semplice lavoro è puro piacere , ma stare a contatto con gli artisti è un’impresa idilliaca il più delle volte. Sono ancora in posa, ancora un po’, devo resistere ho finito… Ti vedo passare, fermarti sul ciglio della porta, mi guardi per un tempo che a me sembra infinito, ti sei appoggiato alla porta e guardi il mio corpo nudo. Sono abituata a sguardi ma al tuo non mi ci abituerò mai, sento il mio cuore rimbombare nelle orecchie. Non voglio distogliere lo sguardo dal tuo sarebbe troppo facile per te, voglio ancora darti filo da torcere, non voglio che ti prenda anche il mio lato ribelle sarebbe troppo. Sei divertito, lo so, sei uno stronzo ma anche io sono stronza quindi ti reggo il gioco. Il nostro rapporto è strano, non so come definirlo , mi hai fottuto il cervello letteralmente, e questo ti dà quella assurda libertà di fare ciò che vuoi ; ...
    ... non so cosa hai in mente in questo momento ,ti guardo e vedo solo dei profondi occhi scuri. Non riesco a leggerti dentro come fai tu, ci provo ma non riesco, e questo mi dà fastidio. Vengo richiamata all’ordine, ma ancora percepisco il tuo sguardo. Porto la mia attenzione sul lavoro, perché devo , me lo impongo dato che una parte della mia mente vuole solo essere scopata da te in modo selvaggio. Sono lì ancora per una mezz’ora buona, quando ho finito, la prima cosa che faccio è voltarmi verso la porta. Ma tu non ci sei, provo un moto di delusione nel non trovarti, mi rivesto, e in poco tempo sono fuori travolta dalla gelida aria di gennaio e dal caos cittadino. Un gesto quasi meccanico il mio, rovisto nella borsa in cerca del cellulare, l'afferro e inizio a spuntare tutti i messaggi, il mio cuore per poco perde un battito leggendo il tuo nome, apro : Vieni da me alle otto, devi essere puntale, non transigo ritardi. Non dici nulla su cosa indossare, già sai, io non sono portata all'obbedienza, questa è una sfida tra noi , una guerra silenziosa ; la perderò lo so, ma voglio tenere duro. Il tempo sembra essersi bloccato , come ad impormi un ulteriore supplizio, sono troppe le ore che ci separano e io sono già ad agonizzare. Mi mordo le unghie, cammino avanti e dietro, mangio poi pulisco …ancora troppo presto, mi sento male ho bisogno di vederti subito! Mi chiedo semmai tu provi lo stesso per me, semmai provi ansia nell'attesa. Ma no, tu non puoi! Tu non puoi provare ansia, se sei ...
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