1. Brigitta anale


    Data: 27/08/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: alybas, Fonte: EroticiRacconti

    ... l’avrei sodomizzata. Per far ciò le strappai con vigore le mutande di pizzo nero trasparenti. Brigitta rideva, sentendo lo strappo ma era già infoiata, vide subito il pene teso come un dardo che riluceva nelle mie mani, sapeva cosa doveva fare, ma tentò lo stesso di prenderlo in bocca rivoltandosi. Ci provava sempre ma io non lo permisi, le aprii, invece, le natiche e sentendolo Brigitta si impostò alla pecorina, subendo le mie sollecitazioni, predisposi tutto, in maniera perfetta, puntando a aprirla con delicatezza ma con irruenza. La leccai in ogni dove tra il buco fantastico e la vagina e Brigitta godette di queste mie attenzioni particolari, finché il pene non entrò nell'ano, con forza. Il buco del culo della donna non era affatto piccolo e le naticone mi seppero accogliere. Brigitta, era oramai abituata alla mia preferenza anale. Era fantastica, così i muscoli dello sfintere si erano oramai prolassati. Possedere Brigitta in quel modo era una vera gioia, estasiante e poi mentre inculavo Brigitta pensavo a Sabine la sua cognata francese che Brigitta odiava. Chissà come sarebbe stato averle insieme. Nella fantasia era possibile tutto. Brigitta subiva tutto ma quando tra un colpo e l’altro feci il nome di Sabine mi si rivoltò contro con ardore, tentando di scavallarmi ma io le assestai una serie di ceffoni e la infilzai nuovamente come un uomo deve saper fare puntando sempre più a sfondare il culo di Brigitta e lei ovviamente gradì molto. Non contento le aprii la camicetta ...
    ... spremendole con forza le tette come fossero due limoni maturi sbattendola con tutta la forza che avevo. La donna godeva, io la sentivo. Mugghiava e gemeva senza tregua. Possedevo Brigitta e pensavo a Sabine. Il pene fiottò in quell'istante tutta la sua carica nell'ano di Brigitta che si contorse impalata; ma io non le tolsi il pene ricominciando subito per una seconda volta. La donna iniziò allora a protestare, ma fu cosa di un attimo. Lei lo voleva assolutamente in vagina ma io non volevo la sua fica, non ero ancora sazio del suo ano per cui la abbassai con forza ancora di più sul tavolo e infischiandomene delle proteste aumentai l'andatura infilzandola sempre e solo nel culo. A lei non rimase che subire finché non finii di sfogarmi. Quello che segui dopo averla riempita a dovere fu un omaggio alle virtù femminili di Brigitta. Passai in rassegna ogni parte del suo corpo, succhiandole avidamente tutto il succhiabile, ciurrandole l’anima e facendola impazzire di godimento. Ad un tratto mi chiese di rivestirci e così facemmo. Mi prese per mano uscimmo dal garage e salite le scale come in stato d’ipnosi entrammo in ascensore. Lei premette il mio piano, arrivati aprii freneticamente la porta e richiusi subito. Volle prendere in mano l’iniziativa, e si inginocchiò davanti la porta chiusa iniziando un bocchino che mi portò in paradiso, fu instancabile e indimenticabile con quelle labbra e quella lingua che mi ritrovavo in ogni dove, mentre la sua bocca era diventata un forno. Sapeva ...