1. Il Diario di una Zia (4)


    Data: 26/02/2021, Categorie: Etero Incesti Sensazioni Autore: GiovannaTaime

    ... turgido verso di me e lo afferrai con la mano masturbandolo. Entrambi avevamo un sorriso di complicità dipinto sui nostri volti, come se quel che stavamo facendo fosse una cosa del tutto nostra, intima e sensuale. Lo adoravo quando faceva quel sorriso, mi ripagava di tutto dandomi una soddisfazione immensa. Continuai a muovere la mano destra intorno la sua asta fino a quando degli schizzi caldi, densi e biancastri bagnarono completamente il mio viso. Era bellissimo. Avevo un occhio socchiuso e la sborra mi calava dal lato della bocca. Mi pulì superficialmente il viso con la sua maglietta senza staccare lo sguardo da lui, né la mano dal suo pene. Ci dirigemmo verso la camera da letto e ci sistemammo sul letto. Nudi uno al fianco dell�altra continuammo a masturbarci delicatamente e dolcemente, entrambi consapevoli di quei ultimi attimi insieme.�Zia� voglio prendermi il tuo culo.� Disse senza esitare.Rimasi qualche secondo pensierosa poi, investita da quella voglia di provare decisi di accettare, ormai ci eravamo spinti così oltre i confini che non vale più la pena resistere.�Va bene amore, ma dovrai avere pazienza, &egrave molto che nessuno entra più lì dentro.� Finita la frase, mi chinai sul suo cazzo ancora semiduro e lo presi in bocca. Comincia a lubrificare il suo cazzo per favorire la prossima penetrazione. Carlo mi incoraggiò dicendomi che non mi avrebbe mai fatto del male e di stare tranquilla mentre insalivavo la sua asta. Mi posizionai successivamente a pecorina, ...
    ... classica posizione e la più comoda secondo me, aspettando il suo arrivo che riapriva un vecchio capitolo della mia vita sessuale rimasto abbandonato. Percepii nitidamente la sua cappella poggiarsi sul mio buco ristretto e cominciare a fare pressione con leggerezza. Sentivo il suo fallo entrare dentro il mio culo, centimetro per centimetro, sondandolo, perlustrando quella profonda voragine, come se fosse un lontano cratere di uno sconosciuto pianeta nello spazio e il suo cazzo fosse un temerario esploratore. Non trattenevo qualche smorfia di dolore e qualche grido che cessarono dopo pochi minuti nei quali mio nipote si dedicò a rendere agibile nuovamente il mio culo. Sentivo le sue mani che separavano le mie natiche palpandole e stringendole bramose del mio corpo. Piano piano il ritmo cominciò ad aumentare, martellante regalandomi come un sollievo. Ero lì, a pecorina, con mio nipote che mi stava scopando nel culo mettendoci via via sempre più foga e passione. Sentivo il suo cazzo entrare completamente per poi uscire e ripercorrere il buco con più vigore. Carlo si piegò sulla mia schiena e mentre mi inculava, afferrò i miei seni per stringerli con foga mentre le sue labbra percorrevano le mie spalle sussurrandomi parole sconce.�Zia , sei la mia troia! Sei la mia troia! Lasciati scopare per bene� da brava!�Non mi aveva mai parlato così, ma ero come estasiata che non seppi bene cosa rispondere. Lasciai passare qualche secondo per poi replicare tra un gemito e l�altro.�Ti piace�? Eh? ...