Così innocente, così perversa
Data: 27/02/2021,
Categorie:
Incesti
Autore: Edipo
L'aveva trovata sulle scale ad aspettarlo, due settimane prima. - Sono venuta a trovarti, avevi detto che potevo - aveva risposto con la solita aria innocente. I genitori lo sapevano ? Diciamo che era uscita senza dire dove andava, dopo una discussione sul suo futuro dopo il diploma. Dopo si era convinta a chiamare la madre per tranquillizzarla. - Puoi dormire nel letto, io dormirò sul divano - le aveva detto. - Non c'è bisogno che lasci il tuo letto - gli aveva risposto, - io preferirei...dormire sul divano. - Qualunque cosa dicesse, sembrava sempre che ci fosse un sottinteso, che le frasi dette ne nascondessero altre più importanti, non dette. E quel continuo misto di pudore e sfrontatezza, di verginità e di troiaggine, così riflesso nel viso d'angelo che si ritrovava, nel corpo magro ma sensuale con le gambe lunghe, i seni piccoli. E quando sorrideva ti dava l'impressione di sorridere solo per te, per sempre e per nessun altro al mondo. Girava per casa seminuda, con indosso una maglietta e una mutandina, con la stessa noncuranza di chi cammina su una spiaggia affollata. Un giorno lui entrò nel bagno e la trovò seduta sul water, le chiese scusa e uscì. Lei lo raggiunse dopo poco e gli disse: - Potevi restare, non mi vergognavo mica, sono cose naturali. - - Allora siamo diversi, - aveva detto lui, - io mi vergogno di fare pipì davanti agli altri. - - Tu per me non sei gli altri - aveva chiuso lei. Raccontava le sue cose senza nessuna sollecitazione, con naturalezza ma ...
... sempre scrutandoti, come per capire le tue reazioni. - Hai una ragazza fissa ? - aveva chiesto una volta. - No, non in questo periodo. - - Ne hai avute molte ? - - No, io non parlo molto e alle donne non piacciono i taciturni. - - Strano, tu a ventisette anni forse hai avuto meno esperienze di me che ne ho diciannove. Vuoi sapere quanti ragazzi ho avuto ? - - Non mi interessa. - - Invece scommetto di sì. Bè, mi chiamavano la puttanella della scuola. - - Complimenti. - - Visto che gli altri sono convinti che lo fai, tanto vale scopare. Ti diverti e regali un pò di felicità a qualcuno. Io l'ho fatto anche con un ragazzo grasso che le altre schifavano, in fondo meritava anche lui la gioia di farsi una bella ragazza. - Quando uscivano insieme lei lo prendeva sottobraccio e non lo lasciava più. E quelle carezze sulle braccia, sulla schiena, quegli sguardi complici...Una sera si presentò al buio nella sua stanza. - Dormi? Io non ci riesco, questo temporale, ho il terrore dei temporali. Posso restare qui finché non finisce ? Non ti do fastidio. - Si sedette sul letto. La mattina dopo la trovò addormentata al suo fianco, con un'espressione da bambina sul viso. La sera si ripresentò. - Stasera non piove - disse lui con sarcasmo. Rispose: - Pensavo che non c'è niente di male se dormiamo insieme. Sai, sono un pò scomoda su quel divano - - Te l'ho detto dall'inizio che avrei dormito io lì. Scambiamoci i posti, allora - Si alzò e andò a dormire in soggiorno. La mattina dopo lei aveva gli occhi ...