Un ospedale davvero hot - 1 - Racconti Erotici

Un ospedale davvero hot - 1

... spinse con la mano la testa in giù per farselo succhiare. Fu tutto così spontaneo, senza stare li a capire chi fosse attivo, chi passivo. Mi inginocchiai e misi la mia bocca spalancata davanti a quell'uccello che nel frattempo era diventato quasi il doppio, duro e alto, che quasi non entrava in bocca. Ma fu un attimo, e cominciai a succhiarlo vigorosamente. Era pulito, sapeva di buono, e decisi che non poteva finire così. Aprii con una mano la tasca del mio zaino, tirai fuori un immancabile preservativo, glielo misi aiutandomi con le labbra, mi alzai, mi girai e bagnai il mio buchetto con la saliva per preparami al suo cazzone. Non esitò un secondo, mi infilò due dita nel culo per allargarmi un pò, consapevole di avere un'arma tra le gambe, poggiò la cappella gonfia sul mio ano, due spinte leggere, una pausa, altra spinta più forte, un pò di resistenza da parte mia, e infine mi inculò a dovere. Durammo poco, per l'eccitazione ma anche per la paura di essere scoperti. Mi penetrò due tre minuti, poi all'improvviso cacciò il suo pisello, tolse al volo il preservativo e mi abbassò la testa per sborrarmi in faccia. Non potevo farmi impiastrare tutto, avrei avuto difficoltà ad uscire di lì, così optai per le labbra chiuse...lo feci venire li...così potei sentire anche l'odore del suo sperma caldo che mi colava sulle labbra e sul mento. Si asciugò, aspettò che mi pulissi, cominciai a segarmi anche io con vigore verso il Wc, lui mi aiutò con un massaggio anale con due dita, e schizzai ovunque otto nove spruzzi di sborra su parete, tazza, pavimento. Ripulii al volo, mi rivestii. Uscimmo e addio.

Dopo due mesi, guarda caso, lo rividi nello stesso ospedale, questa volta in camice e capii che si trattava di uno specializzando. Ma facemmo finta di non conoscerci...

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