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La mia ex-professoressa di Latino
Data: 27/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: frankossido
... a quando con la punta non le toccai le natiche, a quel punto avanzai ancora ma con calma. Prima le posi le mani sui fianchi... Con una andai sulla sua chiappa sinistra e ne tastai la consistenza ma con tocchi leggeri, poi salì pian piano con entrambe le mani, le toccavo tutto il corpo salendo... fino a quando non arrivai al suo seno. Allora ero ormai attaccato a lei con il cazzo a toccarle la schiena. Con le mani aperte le presi i grossi seni e all'improvviso le chiusi assaporandone la morbidezza... tra pollice ed indice le chiudevo i capezzoli in una morsa e, mentre l'acqua cadeva su di noi, la sentivo gemere di piacere.-Ti prego Fabio... Scopami.Senza dover farmi pregare ulteriormente puntai il cazzo sulla sua vagina rimanendo dietro di lei, prontamente allargò le gambe rimanendo con le mani appoggiate alla parete di fronte. La tenni dai fianchi e con un colpo deciso feci entrare metà cazzo. Era come entrare con un coltello dentro il burro caldo, sentivo le pareti della vagina massaggiarmi la cappella e il suo respiro affannato andava a tempo con il movimento del suo bacino che veniva verso di me e ritornava avanti... di fatto ero fermo e mi godevo la scena mentre si scopava da sola.Salì ancora con le mani e le afferrai ancora i seni, dio solo sa quanto li avessi sognati. Li massaggiavo con calma, poi detti una stretta molto forte che le fece uscire un urletto: cominciava il vero gioco.Le afferrai le mani tenendole schiacciate contro il muro, così facendo mi avvicinai di ...
... più a lei andando a penetrarla questa volta con tutto il cazzo. Rimase stupita, evidentemente si aspettava di averne già saggiato tutta la lunghezza prima. Le mordevo e leccavo il collo mentre ormai la distruggevo con colpi forti, era tutta contro il muro e il viso era adagiato da un lato, vedevo così in parte il suo viso che dava segni di godimento, poi i suoi occhi si aprirono al massimo e sentii il cazzo diventare improvvisamente caldo, la cagna era venuta. Allora non resistetti più, tolsi le mani e le portai sui suoi fianchi per tenerla mentre davo i colpi più forti che avevo facendola urlare. La doccia era aperta al massimo, ma da fuori se fosse passato qualcuno ci avrebbe sicuramente sentito. Poi sentii arrivare anche io un macigno dal mio cazzo e poi mi immobilizzai scaricando una montagna di sborra nelle sue pareti... Non mi disse neanche se prendeva la pillola, neanche una lamentela, solamente un verso prolungato di godimento.Si accasciò a terra e spensi la doccia, io ero ancora in piedi e, senza farla riposare, le dissi:-Non penserai di aver finito vero?e tirandola per i capelli le feci alzare il viso all'altezza del mio cazzo che non era al suo massimo ma rimaneva duro.-Cagnaccia fammi un pompino!Colpita dalle mie parole non oppose alcuna resistenza e anzi si fiondò immediatamente con la bocca sul mio cazzo, era una maestra: con le mani stavolta era lei a tenermi i fianchi e dopo le prime leccate per farmelo ritornare in perfetta erezione cominciò a scoparsi la bocca ...