La numero sette
Data: 22/12/2017,
Categorie:
Tradimenti
Autore: pennabianca
Mi chiamo Monica, ho ventiquattro anni, capelli rosso fuoco naturali, occhi azzurri, alta uno e settanta cinque, figura nell’insieme slanciata, ben proporzionata, un bel culo non troppo grande. Sono nell’insieme una bella ragazza anche se io non faccio molto per farlo vedere, perche mi reputo un po timida. Sono sposata con Fabio che ha due anni più di me. Lui è un bel ragazzo, che ho conosciuto l’ultimo anno di superiori, veniva a prendere la madre che insegnava nella scuola dove studiavo io. Lavora come impiegato in un’azienda e ha un bello stipendio, che ci permette, insieme al mio, che lavoro come segretaria di un notaio, di vivere una vita agiata, non avendo mutui da pagare o altri debiti, poi che abitiamo in una casa regalata dai miei suoceri. Circa tre mesi fa l’azienda di mio marito ha fatto una fusione con un gruppo molto più grande. Alla cerimonia per la firma dei documenti, ha fatto seguito una festa, dove, erano invitati tutti i dipendenti, un centinaio di persone con i relativi coniugi. Anche noi abbiamo partecipato e in quella occasione era presente tutto il CDA della nuova azienda. Fra tutte le personalità che vi erano spiccava la figura del nuovo presidente, Augusto, si chiama, un bell’uomo sui quaranta cinque anni. Alto, spalle larghe, sguardo penetrante, dalla forte personalità. Quando ci hanno presentato, mi ha fissato diritto negli occhi e mi sono sentita sciogliere tutta. Per l’occasione indossavo un leggero vestito azzurro chiaro che metteva in risalto i ...
... miei lunghi capelli rossi, e lui poi ha continuato a seguire i miei movimenti per tutta la sera, al punto che spesso ho incrociato il suo sguardo timidamente ho abbassato gli occhi non riuscendo a sostenerne uno cosi penetrante.
Quando siamo stati per andarcene lui è venuto a stringermi la mano.
“ è stato un piacere fare la sua conoscenza e in particolare della sua splendida moglie.” - ha detto a mio marito fissando me.
Fabio ha balbettato timidamente un flebile ringraziamento e rosso in viso, lui è anche più timido di me, mi ha preso sotto braccio e ce ne siamo andati a casa. A letto quella sera lui mi ha voluto scopare con impeto e passione, raggiungendo, cosa rara, due volte l’orgasmo, mentre io ne ho avuto appena uno seguitando a sditalinarmi in bagno come faccio sempre dopo aver fatto l’amore con lui. Si lo ammetto, lui ha letto non è il massimo. Ha un cazzo medio, non troppo lungo, ma non riesce a controllarsi, poco dopo che me lo infila dentro viene. Ha cercato di accontentarmi facendomi eccitare prima della penetrazione, ma con scarsi risultati, quindi quando lui ha finito io vado in bagno e mi masturbo fin quando non ho goduto. Lo amo e mi va bene così, anche perche con la mia timidezza dirgli che non mi basta è impensabile. Passano un mese e dalla fusione della sua azienda incominciano tanti cambiamenti, c’è chi viene promosso, altri trasferiti, qualche pensionamento, mentre Fabio è sempre più sotto pressione e quando torna la sera e sempre teso e nervoso. ...