1. Giulia, Anna, io


    Data: 28/02/2021, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Lesbo Autore: letstry, Fonte: RaccontiMilu

    ... arriva il suo profumo: impazzisco. Si volta, scosta la frangia dal viso, passa la lingua sul labbro, mi fa l’occhiolino. Il cazzo ormai duro mi sbuca dagli slip. Lo copro, magari arriva qualcuno. Mi dirigo a sinistra allo spogliatoio uomini, ma prima mi volto: Anna mi fa un altro occhiolino. Ho capito! Ma non posso intrufolarmi da loro, una signora si sta ancora cambiando. Sarà la prossima volta. Vado alla doccia, mi insapono la faccia. Cosa cavolo? Un caldo improvviso mi circonda il cazzo da cima a fondo, mi sciacquo via rapido la schiuma dal viso: una macchia bionda mi sta lavorando l’asta, prima indugia sotto poi con la lingua stuzzica la cima. Ora usa una mano, su, giù, su, giù, prima piano, poi rapidissima. Provo con una spinta, ha capito, mi guarda colma di voglia. Inizio a scoparla in bocca. Arriva Giulia, la bacio con foga, la sua lingua contro la mia. Giochiamo un po’, uno addosso all’altra. Anna si stacca. Mi abbasso, mi implora carponi, impugno il cazzo, la violo con un colpo. La sbatto a ritmo, i colpi scanditi dai suoi sospiri. Giulia intanto si inginocchia, conquista la prima di Anna, la pizzica, non la abbandona un attimo. Un urlo. Anna, l’orgasmo la sconquassa tutta. Non grida più, non può, l’amica la sta già baciando. Il mio cazzo ancora più duro. Volto Giulia, la spingo contro il muro. Pochi colpi, forti, profondi: non ragiona più, mi circonda il bacino con una gamba, poi con l’altra. Spingo rapido, mi sporgo in avanti, ...
    ... conquisto la sua quarta. Mi implora di scoparla di più, più a fondo. Lo faccio. Ansima con gli occhi chiusi, mi abbraccia, contrazioni mi mungono l’asta. Ha goduto. Non sono ancora sazio. Anna l’ha capito, non sono il solo: ha bisogno di qualcosa in più. Usciamo dalla doccia, il corridoio, lo spogliatoio, una panca. Si accomoda, mi fissa, la figa spalancata. Mi avvicino. Un sussurro: sfondami il culo! Mi abbasso, raccolgo un po’ di umori dalla sua intimità. Bagno il buchino, azzardo un dito. No, già largo, non sono il primo. Avvicino qualcosa di più duro, spingo. La punta va, il mio sogno. Non capisco più nulla, una botta, pianto il cazzo fino in fondo. Guardo Anna, una lacrima si posa sulla sua guancia. Allunga una mano, mi incoraggia. Spingo ancora, il ritmo via via più rapido, la lacrima sostituita da ansiti. Un altro orgasmo. Il mio. Mi stacco. Giulia, assorta a masturbarsi accanto a noi, si alza, si sdraia sull’amica. Pochi attimi, arriva il loro turno. Sono sfinito, guardo Anna: traballando va a cambiarsi. Il culo sfondato. Sorrido soddisfatto, mi cambio. In atrio solo Laura, stanca, ha bisogno di un po’ di riposo. Hanno finito, arrivano ridacchiando. Si avvicinano, un bacio a stampo da ognuna. Alla prossima mi dicono. Vanno fuori raggianti. Saluto distratto Laura. Raggiungo la macchina. Qualcosa non va, mi sono scordato qualcosa prima, a casa. Apro. Un’occhiata al cruscotto, la busta, una matita, la u, la o, la i, la a, la … cazzo! 
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