1. I parenti calabresi (i tori del sud)


    Data: 02/03/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: FSeed

    ... Andrea si ammosciava e usciva dal mio culo, e senza dire niente ci addormentammo.
    
    La mattina dopo fui svegliato dai mie genitori che uscivano presto per andare a lavorare, ed andando in bagno sentii Antonio russare nella stanza degli ospiti. Come sempre la mia erezione mattutina mi provocava uno scombussolamento di ormoni che mi spinsero ad entrare nella camere di Antonio. Era steso a pancia in su sul letto, completamente scoperto, e con il pacco gonfiato da un'erezione. Il suo russare faceva intendere che dormisse ancora profondamente, quindi mi avvicinai furtivo al letto e cominciai a tastare il suo pacco. Non vedendo alcuna reazione abbassai l'elastico degli slip e feci uscire fuori il cazzo, che era completamente eretto. Lo presi e lo masturbai un po, scappellandolo completamente e ricoprendolo di nuovo, provocando così la fuoriuscita di gocce di precum. Mi venne un'idea: cominciai a inumidirmi il culo con la mia saliva e a dilatarlo con le dita, e quando fu aperto e rilassato feci colare abbondante saliva sul cazzo di Antonio. Mi misi a cavalcioni su di lui e piano piano feci entrare il cazzo nel mio culo. Quando fu tutto dentro Antonio emise un rantolo, e aprendo gli occhi fece un po di fatica a mettere a fuoco la situazione.
    
    "Ma che...che cazzo..." cercò di alzarsi ma posando le mani sul suo petto villoso lo spinsi sul letto, cominciando a cavalcarlo.
    
    "Brutto ricchione...che cazzo fai?" il suo tono era un misto tra l'incazzato e il godimento.
    
    "Mi sto ...
    ... scopando il tuo cazzo non lo vedi?" dissi io.
    
    "Smettila subito" disse Antonio.
    
    "Va bene" feci per alzarmi ma prima che la cappella uscisse fuori dal mio buco mi risedetti di nuovo, facendo entrare il cazzo tutto di un colpa.
    
    "Porca troia" ansimò Antonio. Ripetei tre o quattro volte l'azione, fino a quando Antonio non mi rigirò sul letto, mettendomi a gambe all'aria e cominciando a scoparmi fortissimo.
    
    "Dai scopami, ci siamo solo noi in casa" dissi io.
    
    "Brutto frocio adesso ti faccio sentire io come ti scopo" spingeva il suo cazzo fortissimo, con le palle che sbattevano sul mio culo.
    
    "Ti insegno io a stuprate gli uomini mentre dormono, brutta checca" mi fotteva e mi strizzava i capezzoli. Io cominciai a masturbarmi e in pochi attimi venni. Contrassi il culo all'inverosimile, stringendo così il cazzo nel mio culo.
    
    "Che cazz..." Antonio rimase immobile e mi sborrò dritto nel culo, con cinque o sei fiotti di sborra.
    
    "Sei...una...troia..." ansimava mentre si buttava su di me, con il suo pelo che strusciava sul mio petto. Tirò fuori il cazzo ancora barzotto e sporco di sperma dal mio culo, mi schiaffeggiò il viso con il cazzo e me lo fece ripulire mettendomelo in bocca. Tornai in camera e mi rimisi a letto, ma girandomi verso Andrea notai la sua erezione, e senza tanta delicatezza lo tirai fuori dallo slip e me lo misi in bocca. Dopo alcuni minuti Andrea aprì gli occhi e accarezzandomi la testa cominciò a dare il ritmo al pompino. Era davvero resistente, e dopo ...