1. Cloroformio - parte 1


    Data: 02/03/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: foxtied, Fonte: Annunci69

    Chiunque abbia fantasie sadomaso, bondage o bdsm, credo abbia immaginato decine di volte una situazione dove viene narcotizzato con cloroformio, con un panno imbevuto di quel composto chimico che fa perdere completamente i sensi e la padronanza del corpo per un tempo più o meno lungo. In qualsiasi rivista di bondage anni 80 e 90, non mancava mai la boccetta di cloroformio, come ora, nell’era dei video su internet, si trovano centinaia di film dove il cloroformio ne è una parte fondamentale.
    
    Mi ritrovo a conversare proprio di questo in chat su Skype con un uomo di 55 anni, lui molto affascinato dalle situazioni di rapimento con utilizzo di cloroformio: ne discutiamo molto e, nell’intento di arrivare a un incontro, lui mi propone di fare delle riprese dove mi narcotizza e mi rapisce. Si parla di utilizzare la sua macchina, un SUV molto capiente, all’interno del quale vorrebbe riprendere mentre mi stordisce con il narcotico e poi mi lega e imbavaglia nel bagagliaio, per poi portarmi a casa sua dove mi terrebbe segregato per seviziarmi e usarmi sessualmente. L’idea è eccitante e ovviamente gli sottolineo che non è possibile usare vero cloroformio, ma dovremmo simulare con qualcosa di adatto. Ne conviene, ma l’idea di realizzare questo video lo eccita veramente molto.
    
    Decidiamo di prendere un caffè insieme e, durante l’incontro, discutiamo su come realizzare il video; sembra una persona pacata, anche se sottolinea spesso come sia importante per lui utilizzare il cloroformio ...
    ... per creare quella situazione eccitante che lui cerca da tempo. Nei giorni successivi scambiamo molte mail dove mettiamo a punto lo storyboard del video, concordando le scene, il tipo di ripresa e i luoghi che vanno dal posto dove incontrarci per passare alla macchina, al bagagliaio e poi a casa sua sul litorale laziale. Ci vogliono molte mail e diversi giorni, finché concordiamo una data.
    
    Il tutto si svolge di sera, iniziando in un parcheggio di un ristorante cinese chiuso il lunedì e quindi in una zona poco frequentata che poi si rivela completamente deserta e anche un po’ inquietante a dire il vero. Ma ormai ci siamo, decido quindi di andare avanti: parcheggio la mia macchina e aspetto che arrivi. Non passa molto tempo, alle 22.30 lui arriva con il suo SUV che ferma in un’area abbastanza buia e isolata del parcheggio. Scendo, chiudo la macchina e vado verso di lui che a sua volta scende, armeggiando con qualcosa che ha in mano. Mi avvicino e vedo che sta indossando una videocamera GO-PRO con un supporto da petto, per riprendere in soggettiva: “Vedo che ti sei attrezzato” esordisco salutandolo… “Si, questa va bene per la scena iniziale, poi ne ho altre due, una già posizionata nel bagagliaio e un’altra in casa, nel garage. Poi le posizionerò come serve…” – “Ok.
    
    Come da accordi io non ho portato nulla” – “No, no… ho tutto l’occorrente, sia in macchina che a casa…” – “Per il finto cloroformio? Cosa hai adattato?” – “La classica boccetta di vetro scuro, con dentro acqua ...
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