1. La figlia del fabbro


    Data: 04/03/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: MARKO, Fonte: EroticiRacconti

    Tutto cominciò quando per colpa della crisi persi il mio lavoro e non trovando nulla di meglio cominciai a lavorare come fabbro da un vecchio amico di mio zio nella mia città. All inizio era gentilissimo con me e andavamo d'accordissimo lo stipendio era basso ma almeno non lavoravo tanto come prima e comunque ero alle prime armi. Dopo qualche settimana il comportamento del mio datore di lavoro cambio moltissimo verso di me. Comincio a insultarmi e a dire ke ero un buono a nulla, ke ero la vergogna della mia famiglia, e mi diceva apposta le cose che c'erano da fare sbagliate così sbagliavo. Non potevo dirgli nulla in nessun modo se avessi avuto altre scelte di lavoro l avrei prima riempito di botte e poi con un sonoro vaffanculo me ne sarei andato. Ma invece no, era la mia unica fonte di reddito e dovevo sopportare almeno finché non trovavo un altro lavoro e poi gliel avrei fatta pagare. Visto ke la nostra "officina" più ke altro baracca dove lavoravamo era attaccata alla sua casa conobbi tutta la sua famiglia, ke era composta da: La moglie, un anziana signora a cui ero molto simpatico e 2 figlie di cui la prima figlia Maria una ragazza 25enne davvero bona da far rizzare il cazzo a un morto con il suo visino davvero arrapante la sua terza di seno il suo bel culo e le sue gambe affusolate, con un a bimba piccola sposata con un ragazzo del nord quindi era rarissimo vederla e poi Sasha una ragazza 19enne fidanzata di quelle tipe altolocate ke ti guardano dall alto al basso ...
    ... schifate, schizzinose come non mai e credono di averla solo loro, fisicamente non era granché troppo magra, tette piccole al massimo una prima e la faccia abbastanza carina ma con un naso a becco troppo grosso lavorava come estetista e la vedevo solo il lunedì e il giovedì, ed è proprio di lei che vi voglio parlare. All inizio quei pochi giorni che ci incontravamo era solita salutarmi solo con la mano giusto per educazione e a pranzo, visto che pranzavo in casa con loro non mi rivolgeva ne una parola e nemmeno uno sguardo. A me come già detto prima non è mai piaciuta però una botta gliel avrei data lo stesso volentieri se si sarebbe presentata occasione. Un martedi prima di natale dopo l ennesima lite col mio capo lui decise di cacciarmi e così fu, io presi tutto e me andai senza nemmeno chiedergli di pagarmi i 2 giorni di lavoro. La vigilia di capodanno venni chiamato dalla moglie del capo in persona ke mi kiedeva di perdonarlo e tornare al lavoro la mattina del 2.. All inizio ero titubante poi gli risposi ke sarei tornato ma non per lui, più ke altro per lei ke era sempre stata così gentile con me. Così ripresi a lavorare, le giornate passavano tranquille e il capo non dava più fastidio come prima apparte qualche volta. Un giorno freddo di metà gennaio erano usciti sia il mio capo sia la moglie quindi ero rimasto solo a svolgere le mie mansioni in officina quando sento un auto arrivare prendo il telefono per kiamare il mio capo e mentre compongo il numero vedo ke dall auto scende ...
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