1. Ornella: non vi è due senza tre


    Data: 05/03/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: alybas, Fonte: EroticiRacconti

    ... tettone con vigore. La feci sollevare e la spinsi verso il tavolo di fronte alla finestra. La finestra era con le serrande alzate e io provvidi ad aprire le tende mentre posizionavo Ornella a 90 gradi. Dopo un primo momento Ornella guardò dalla finestra e vide che dal palazzo accanto era perfettamente visibile tutto ciò che accadeva nel mio soggiorno e lo stesso poteva dirsi per le impalcature del palazzo vicino in cui si stava lavorando al rifacimento della facciata. La vidi impallidire e tirarsi indietro mentre io avevo già iniziato a massaggiare il mastodontico culo per prepararla ad una inculata. Ornella diceva no, cercava di arginarmi ma io l’avevo già piegata e mentre le montavo lei provava a a resistere. Ornella non voleva essere vista si vergognava di tutto quello che stava per compiersi difronte a tutti ma io imperterrito le avevo preparato a dovere le naticone con un bel quantitativo di , saliva. Oppose una resistenza senza pari, non vi fu confronto con la prima volta che già era stata vigorosissima. Era possente e violenta nel suo rifiuto nonostante la titillassi in ogni modo la spremessi, la succhiassi. Io la colpii più e più volte alle chiappe ai fianchi e ai reni ma questa volta Ornella appariva indomita. Non c’era verso mentre il mio bastone diveniva sempre più possente. Lei non cedeva ma neanche io cedetti e per quanta forza misi Ornella sbatte il viso sul tavolo di legno massello moltissime volte. Ora la donna urlava e io cercai di mettere le mani di fronte ...
    ... alla sua bocca. Mi morse e questo mi indispetti. La presi per i capelli e iniziai a scuoterla con violenza, mentre le morsi la schiena e il collo, mungendole il seno fino a farle a farle male, finalmente entrai trionfante nel suo colo pompandola senza tregua. Ornella a quel punto si accasciò buttandosi di peso sul tavolo che fortunatamente era molto resistente e anche in questo caso non ci fu storia. Era cotta a puntino infilzai il buco anale e lei e non riuscì a reagire. Me ne disse di tutti i colori ma la posizione mia era cambiata ora ero riuscito ad entrare e malgrado lei ricominciasse ad essere indomita iole avevo alzato una gamba e entravo molto forte nel buco. Urlava che sentiva dolore, le bruciava, gridava e chiedeva di toglierlo subito mentre era oramai iniziato il rodeo con lei che cercava di disarcionarmi e io che più lei si muoveva più mi piaceva. Miravo a sfiancarla e i miei colpi ai fianchi e alle natiche servivano per questo. Mi chiamava porco mentre ero ormai arrivato a inserirmi tutto fino alle palle e le mie mani toccavano la fica. Ero galvanizzato mentre lei continuava la sua sterile resistenza con me che andavo giù duro. Poteva dire tutti i no che voleva ma oramai io ero nel suo intestino e le sue viscere avevano accettato per la seconda volta il mio bastone del comando. Mi dedicai a infilarglielo in ogni posizione ed in ogni modo possibile e immaginabile questa volta ebbi molto più tempo della volta scorsa e potetti compiere una opera di demolizione più ...