064 - Rosaria la più porca e troia delle mamme (Parte prima)
Data: 05/03/2021,
Categorie:
Etero
Incesti
Autore: ombrachecammina
Mi chiamo Rosaria, ho 38 anni, sono sposata e ho un figlio, un giovane ragazzo, molto carino, alto un metro e ottanta, fisico da atleta, depilato sul torace e sulle gambe. Non so se lo è anche sul pube, perché è da parecchio tempo, che non lo vedo nudo. So di certo che si masturba spesso perché, a volte, quando è in bagno, sento i suoi sospiri al momento del supremo piacere.Ieri mi sono collegata a Internet ed ho scaricato, un racconto erotico sul tema dell'incesto. Faceva molto caldo ed io indossavo un leggerissimo vestitino corto e trasparente di lino chiaro. Essendo sola in casa avevo evitato di infilarmi le mutandine e il reggiseno. Iniziai a leggere il racconto e dopo la prima pagina mi accorsi che nei miei paesi bassi l�umidità era aumentata notevolmente.Mi sfilai il vestito facendolo passare da sopra la testa, così, completamente nuda cominciai a toccarmi, dapprima con calma, lentamente, poi a mano a mano che scorrevo le righe del romanzo, le mie dita diventavano più intraprendenti direi quasi rabbiose e mentre gustavo le frasi e il sesso incestuoso tra una madre e suo figlio, percepii che l�orgasmo stava arrivando, lo sentii salire e allora feci scorrere il mio dito medio inumidito con la saliva, sulla fenditura delle mie grandi labbra, poi mi fermai a giocherellare con il clitoride eretto, lo scappucciai come se fosse un piccolo cazzo, mentre con la mano sinistra mi sfregavo il capezzolo del seno destro, lo stringevo tra il dito pollice e l�indice, chiusi a ...
... tenaglia, lo sentivo, sotto i polpastrelli duro come un chiodo e le sensazioni che ne ricevevo erano assolutamente inebrianti. Non ci vedevo più dal piacere, mi infilai nella figa, prima due dita e poi tre e cominciai a fottermi selvaggiamente. Tenni gli occhi chiusi e immaginai che al posto delle dita, avessi dentro un grosso cazzo, un enorme pisello duro come il marmo, disposto a scoparmi per tutta la notte. Non mi importava di chi fosse la mazza in questione, se di mio marito, del mio vicino di casa, di mio nipote, oppure di mio figlio!! Fu la fantasia di avere mio figlio dentro di me, con il suo giovane cazzo duro che mi penetrava selvaggiamente, che mi fece comprendere che stava arrivando l'estremo piacere. L�orgasmo, infatti, arrivò e mi travolse, come un onda mi circondò avvolgendomi completamente e mi portò al culmine della goduria, lasciandomi abbattuta e distrutta e con la mente ottenebrata dall�intenso piacere. Rimasi a lungo completamente abbandonata sulla sedia, spossata, come un corpo morto giace, con la testa all'indietro, le gambe divaricate e oscenamente offerte. Quando mi ripresi decisi di andare a farmi una doccia, anche per calmarmi i bollenti spiriti. Senza chiudere la porta del box doccia mi infilai sotto il getto d�acqua e la miscelai per ottenere una temperatura quasi fredda, poi mi passai il bagno schiuma, insaponandomi dappertutto e quindi presi il telefono della doccia e me lo posizionai fra le gambe per raffreddare anche lei, la mia gattina miagolante ed ...