1. 064 - Rosaria la più porca e troia delle mamme (Parte prima)


    Data: 05/03/2021, Categorie: Etero Incesti Autore: ombrachecammina

    ... eternamente eccitata. Posai la doccia agganciandola al suo supporto e con le mani accarezzai la mia pelle morbida e liscia poi, come attratta da una calamita, la mia manina si insinuò fra le cosce e ripresi a toccarmi ancora, immaginai che al posto delle mie dita ci fosse la lingua di mio figlio. Con gli occhi chiusi e assorbita totalmente dal piacere intenso, non mi accorsi che la porta del bagno si era aperta e che sulla soglia vi era mio figlio Marco, lui era entrato e ora mi stava guardando sbalordito. Mi vide con la schiena appoggiata alla parete e con tutte e due le mani infilate fra le gambe e����.."Oooh , scusa mamma, non sapevo che eri in casa, pensavo che non ci fosse nessuno, Scusami ecco io esco��.""No non ti preoccupare vieni pure, io ho finito�.."Avevo finito, certo che avevo finito, ero venuta, davanti a lui, con le dita fra le labbra della figa, sditalinandomi il clitoride furiosamente. Ero bagnata dall�acqua tiepida della doccia ed ero fradicia fra le cosce e dentro la mia vagina maiala.Pensai di essere divenuta una ninfomane di prima categoria, dopo due orgasmi, dentro di me c�era ancora il desiderio forte, di fare sesso e soprattutto di farlo con mio figlio. Forse era stato il bel racconto che avevo letto prima, ma ora un tarlo mi era penetrato nella mente,mi eccitava in modo pazzesco, l�idea di lui che mi prendesse, che mi penetrasse, che mi possedesse, ficcandomelo fino in fondo alla mia figa vogliosa e insaziabile mi stordiva e mi eccitava, accendendomi ...
    ... i sensi. Mentre fisicamente uscivo dalla doccia, e come un automa provvedevo ad asciugarmi, la mia mente elaborava immagini, scene, film assurdi e i protagonisti eravamo sempre io e lui; se avessi ascoltato il grido forte e al contempo muto che il mio corpo eccitato diffondeva, gli avrei chiesto di rimanere e di aiutarmi ad asciugare la mia pelle arsa e ardente di desiderio, gli avrei chiesto di spogliarsi di farmi vedere finalmente il suo cazzo duro, avrei potuto tastarlo, godermi la sua giovanissima durezza, guidarlo dentro la mia figa, o semplicemente inginocchiarmi davanti al suo scettro teso e imboccarglielo fino a sentirlo battere contro la mia gola desiderosa del suo caldo e denso seme.Lui, invece si disinteressò di me e volgendomi le spalle abbassò la zip dei suoi pantaloni corti ed io udii lo zampillo della sua urina che si tuffava dentro l�acqua del water, con uno scroscio maschile e fragoroso, capii dal movimento della sua spalla destra che se lo stava scrollando, poi il suo sedere si spostò all'indietro, indovinai che lo stava rinfoderando nelle mutande e sentii il classico rumore della zip che saliva a chiudere il suo gioiello nella sua prigione. Premette il pulsante dello sciacquone e la cascata d'acqua scese a cancellare la sua abbondante pioggia dorata. Quel rumore mi fece rinsavire e riacquistai per un attimo la padronanza di me, indossai l�accappatoio ed uscii in corridoio, entrai in camera mia e guardandomi allo specchio mi pettinai con calma, sbollendo le ...
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