1. Skype buddies


    Data: 05/03/2021, Categorie: Masturbazione Autore: Veronica Cailleach, Fonte: EroticiRacconti

    ... con la punta del vibratore. Mi mordo forte il labbro e ti guardo attraverso lo schermo. Senti il mio respiro farsi irregolare e i gemiti aumentare d’intensità. "Ora infilatelo dentro e muovilo piano”, mi ordini. Lo faccio scivolare verso la mia apertura e lo spingo dentro, facendomi sfuggire un gemito più forte. Comincio a muoverlo. Scorre senza alcun ostacolo, agevolato dai miei umori, che ormai lo bagnano abbondantemente. Lo spingo verso l’alto e sento che mi stimola il mio punto debole, facendo contrarre i miei muscoli interni attorno al mio giocattolo. Con l'altra mano mi stringo un seno e lo massaggio piano. La tua mano aumenta la velocità e dal tuo respiro capisco che sei quasi giunto all’apice. Continuo a penetrarmi, ora con maggiore intensità. Ogni tanto lo estraggo per passarlo sul clitoride gonfio di piacere. Sento che sto per raggiungere il culmine. Rallento un po' il ritmo per non venire subito. Adoro rimandare l'orgasmo, per venire più intensamente poi. Intanto ti guardo mentre te lo seghi, ...
    ... mentre mi fissi con occhi affamati. I tuoi gemiti ora sono inequivocabili. Voglio aspettarti, venire con te. Continuo a stimolarmi lentamente, ma con un ritmo costante, per tenermi sempre al limite e non superarlo. Ora l’altra mia mano si è spostata dal mio seno alla mia apertura scivolosa. Infilo due dita, mentre col vibratore torturo il clitoride, imporporato dal piacere. Osservo la tua mano che si muove veloce sulla cappella, circondandola con le dita. So che vuoi venire nel momento in cui senti venire me. Continuiamo per un tempo che ci sembra infinito, sfidandoci, osservandoci, desiderandoci a vicenda. "Voglio venire, sei pronto?" ti dico ansimando, quasi senza fiato. "Sì, vieni. Ora." Vengo con un lungo gemito, quasi urlando. Sento il piacere invadermi fino alla punta delle dita. Le gambe continuano a tremare per qualche minuto, scosse dai brividi. Ti vedo schizzare e venire sul tuo stomaco copiosamente, con gemiti profondi. Ripreso fiato, dici sorridendomi: “E pensare che all’inizio odiavi le videochiamate…” 
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