Prigionia dorata
Data: 06/03/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Varese64
Quel venerdì non passava mai.
Le lancette dell'orologio scorrevano lente e decisi di prendermi un piccolo svago guardando qualche annuncio on-line.
Per caso il mouse sfiorò quella foto in primo piano: mi ricordava qualcuno, ma non cercando negli angoli della mente non riuscivo ad identificarlo. Così per curiosità scrissi due parole e, con esitazione, le inviai.
Qualche minuto dopo la risposta: "certo che sono interessato a vederti, se vuoi anche subito, vediamoci al parcheggio della stazione".
Con il cuore in gola accettai.
Mi infilai sotto la doccia e, con ancora qualche goccia d'acqua sulla pelle, mi rimisi gli abiti addosso ed andai all'appuntamento.
Era già lì ad aspettarmi e con enorme stupore finalmente riuscì a capire chi fosse: era cambiato molto, ma era il ragazzo che spesso vedevo all'intervallo nei corridoi della scuola. Scambiammo qualche parola prima di avviarci verso il bar dove, davanti ad una fresca birra, ci raccontammo qualcosa di noi e delle nostre vite. Eravamo entrambi sposati ma segretamente ci si concedeva qualche distrazione. Così mi disse che quella sera la moglie era impegnata ad un convegno e mi invitò da lui: avevamo qualche ora di tempo per approfondire la nostra conoscenza...
Ci avviammo verso la sua abitazione: una villetta in periferia con un bel giardino curato ed una fitta siepe a circondarla. Appena dentro tutto sembrava perfetto: soprammobili allineati, luce soffusa che filtrava dalle persiane e piante sparse in vari ...
... punti nel soggiorno. Ci accomodammo sul divano, e si precipitò in cucina per prendere l'ennesima birra fresca. Il caldo faceva scorrere la bevanda con immenso piacere ma conoscendomi non dovevo esagerare con le bibite alcoliche, anche se pur leggere. Così tra una parola e l'altra finimmo per metterci a nostro agio... naturalmente nel grande lettone della sua camera.
Mi spogliò dolcemente e automaticamente le mie mani ripetevano i suoi gesti tanto che in pochi minuti ci trovammo completamente nudi.
La birra cominciava a fare il suo effetto ed a rallentare le mie difese così non ci volle molto per trovarci abbracciati con i corpi e con la lingua. Era un maestro nel baciare e pian piano cominciò a baciarmi dappertutto. Le braccia, le gambe, il petto...
ero un tremito di piacere. Quando capii che l'eccitazione era al culmine comincio ad accarezzarmi il bacino e a scendere con la mano. Il mio attrezzo, come il suo, era ormai diventato duro ed umido, così passo' il palmo sulla lucida punta e la fece scomparire tra le sue labbra... Mi abbandonai a lui e dopo qualche attimo, si girò per offrirmi il suo cazzo. Mi avvicinai con la lingua, lo leccai dapprima dolcemente poi sempre più avido di averlo... e cominciammo nel più eccitante sessantanove immaginabile.
Per un attimo fummo sopraffatti dall'eccitazione, quando lui ad un tratto si fermo e mi chiese se avevo voglia di giocare in maniera particolare: mi chiesi per un attimo cosa avesse in mente, ma dopotutto eravamo in ...