Una cazzo di infermierina
Data: 06/03/2021,
Categorie:
Etero
Altro,
Autore: Viktorie
... sui capelli scuri. E distrutto, ricadde sul divano.Nessuno parlò per diversi minuti, lui stordito da un orgasmo di intensità tale che non aveva memoria, lei accosciata sul pavimento, dedita con noncuranza a portarsi l'orgasmo del partner dalle guance alla bocca."Ho mentito." sussurrò lui. Viktorie sorrise. "volevi solo un pompino prima di cena.""no, era davvero un'erezione immotivata... Ma erano almeno due ore e mezza."Lei spalancò la bocca lucida di sperma, teneramente preoccupata, cosi in contrasto con il fatto che ci fosse del bianco sulla sua pelle candida e sui suoi capelli neri."oddio! Ma..." "... Temevo ti saresti preoccupata. Ma vedi? Sta.."Lei sorrise. Il membro rilassato ricadeva flaccido e tuttavia più che corposo sull'inguine di lui."vai a cena, ma passiamo da un medico.""sapevo ti saresti preoccupata.""...ti voglio duro quando serve, non a cazzo.""... 'a cazzo'. Sei pessima." Sospirò lui."non era detta apposta. Ma ora lavati e sistemati e vai, prima che vedermi sporca del tuo cazzo ti ecciti troppo." Scrollò la testa lei, indicando il bagno."e altri venti minuti con quel ritmo non ce li hai."***** sorrise provocatorio, alzandosi "e tu non li reggi." ...
... Viktorie si alzò di scatto, afferrandogli il sesso e portandosi a un millimetro dal suo corpo."chiedimi scusa." Lui sembrò sorpreso dal tono crudo della sua voce. I denti bianchi lievemente scoperti di lei rimandavano cromaticamente alle gocce di piacere che ancora le imperlavano il viso. Ma la facevano sembrare ancora più inquietante."... Di sottovalutarmi. Sono la tua troia, ma lo sono stata di molti altri e altre, da soli, in compagnia, tu non mi conosci, posso farti piangere e implorare di smetterti di scoparti."Lui sbuffò. "difficile." "basta legarti al letto. Vuoi scommettere?"Lui soppesò le opzioni. Non troppo, prima di suscitare una nuova erezione. "ok, no. Non mi interessa.""Sono pessima con i nodi."**** se ne uscì di casa qualche minuto dopo, finalmente libero e in ordine. Viktorie si lavò il viso e un poco i capelli."dopo, doccia. Ma devo cenare prima..." Pensò sentendo il suo pancino brontolare, dirigendosi in cucina. Il tempo di riaccendere il fuoco e uno scampanellio la interruppe."Oooh, ty vole!!" Imprecò lei, afferrando il telefono squillante."pronto, mamma?" sospirò la mora. "... No, dimmi pure... Sì, si, ho già mangiato... Cosa? Emh... Carne!"