1. Una lezione innovativa


    Data: 06/03/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: _Patty_Girl, Fonte: EroticiRacconti

    Avete mai avuto la professoressa Marinoni ? La ricordate di sicuro, se è stata una vostra insegnante di Scienze e biologia. Era una docente dai metodi molto innovativi. Sempre molto esauriente nelle spiegazioni, faceva molti esperimenti in laboratorio e le lezioni di Scienze davvero non risultavano mai noiose, anzi sono sempre state una scoperta per i ragazzi. Insomma, nella nostra scuola è risultata per anni una delle docenti più apprezzate, poi si è trasferita a Trento. Anzi, si dice pure che abbia sposato un ricco industriale tedesco e abbia smesso di insegnare. Tutti gli studenti sanno che svolgeva alcune lezioni all’avanguardia per l’epoca (gli anni Novanta). Tutti noi suoi ex allievi ce le ricordiamo perché vi abbiamo assistito: quelle lezioni erano molto piacevoli (parlava già di contraccezione, educazione sessuale ecc.), interessanti per gli adolescenti e nessuno ha mai sollevato polemiche perché era molto professionale e seria. Dopo anni, memore di quelle lezioni, tempo fa ho fatto un sogno in cui lei era protagonista: una lezione impossibile ma molto speciale ed eccitante, che tanti studenti e studentesse si augurerebbero. Non ricordo esattamente il giorno, ma di certo era verso al fine della mattinata (quarta, quinta ora): la professoressa aveva in programma una lezione sull’apparato genitale. - Ragazzi e ragazze, tutti alla pagina 214 del vostro testo! - Si sentì subito un sussurrare di voci, soprattutto da parte dei maschi, quando guardammo l’immagine che libro ...
    ... proponeva: riproduzione, sotto forma di disegno, di un pene e di una vagina, accompagnati nel dettaglio da tutte le restanti parti dell’apparato genitale con i relativi nomi. - Vi sento incuriositi. Partiremo oggi con l’apparato uro-genitale maschile. – La Marinoni cominciò a descrivere, con l’uso dell’immagine, tutto l’apparato: la presenza del pene, dello scroto, dei testicoli, dei vasi deferenti, della prostata; passò poi ad elencare le parti del pene e quindi di come avviene il funzionamento dell’apparato: come si determina l’erezione, come avviene l’eiaculazione in un uomo e concluse la sua delucidazione con un accenno al liquido seminale e alla sua composizione. Nel corso della lezione cominciarono le domande, talvolta provocatorie: “Prof, in genere durante un’erezione di quanto si allunga il pene ?”, oppure “Con l’erezione si scopre tutta la cappella, ops, scusi, il glande?”, “Toccarsi danneggia l’apparato riproduttore”; ed altre domande simili che i maschi facevano. I maschi in classe erano sei, Luca, Davide, Matteo (Matty), Alessandro (Ale), Stefano (Ste) e Simone, quest’ultimo un ripetente di due anni più grande; noi ragazze eravamo in 14. Eravamo in prima superiore, quindi i ragazzi erano ancora tutti piuttosto … acerbi. Fisicamente intendo. Dei quattordicenni un po’ brufolosi, come sempre a quell’età; Davide era però davvero bellino, niente acne, longilineo, castano chiaro e riccio: prometteva molto bene. Poi c’era Simone, il più grande di tutti, non propriamente ...
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