1. Senzatetto


    Data: 07/03/2021, Categorie: Etero Autore: Lee, Fonte: RaccontiMilu

    Lei è Cristina. 1 metro e 75 per 55 chili. Terza di seno, culo modellato da anni di ginnastica artistica e dalla "palestra", vizio di rito della società contemporanea. Occhi verdi smeraldo, brillanti, sopracciglia sottili, un piccolo naso, piccole labbra e capelli corti, molto corti, un taglio praticamente maschile, che però non stona con la morbidezza e dolcezza dei suoi lineamenti.Io sono Alfonso. Sono alto 1 metro e 75 e peso 80 chili, sono un senzatetto. Vivo in una casupola dei rifiuti. Fortunatamente nella mia frazione non hanno mai pensato di rompere le scatole a noi unici tre senzatetto e quindi riusciamo a vivere in questa struttura di legno, mentre i bidoni della spazzatura e della differenziata rimangono fuori, in pratica, a circondarla: una sorta di cancello "naturale".Ho paura che qualche pazzo, un giorno, possa dire che si tratta di arte contemporanea.è mattina. Il sole è alto.Non è ancora arrivata.Normalmente ha un'abitudine: il saluto.Cristina lavora la mattina. Si alza presto, va a lavoro, torna a casa, mangia e poi scende subito a salutarci.Soprattutto saluta e passa a salutare me.è una brava ragazza, oltre che una immane troia.Arriverà, arriverà, e dovrò punirla.Lo sa già.Sento dei rumori. So che è lei.Avrà detto, come sempre, che scendeva a buttare la spazzatura e poi andava a prendere un caffè al bar. Dovrà giustificarsi per averne presi almeno una decina di caffè.Tacchi. Ottimo.Mi alzo. Oggi mi sono anche vestito bene.Una maglietta con la scritta ...
    ... "London Bridge" un disegno plastificato. Sento già la chiazza di sudore con la forma di quella patacca sul petto. Ho anche un paio di pantaloni di un completo elegante che qualche scemo ha buttato nella spazzatura. Possono reggere ancora un inverno e un'estate, come minimo. I mocassini sono molli. I soliti. Comodi. Mi piacciono così.La guardo mentre getta la spazzatura.Ha addosso una tuta blu con delle righe bianche che seguono le braccia.So che sotto non ha niente.Gli altri sono via. La vedo entrare, sorridente. Si inginocchia di fronte a me. Mi sbottona i pantaloni: "Buongiorno Alfonso". Il suo saluto è sempre celestiale, soprattutto quando imbocca il mio cazzo e inizia a succhiarlo e leccarlo neanche fosse un'idrovora. Oggi è proprio bello sporco, puzza talmente tanto che lo sento mentre lo tira fuori e lo annusa. Lo lecca e tenendolo in bocca lo conferma anche lei: "è saporito, grazie". Sorride. Lo bacia. Lo imbocca nuovamente. Grata."Oggi sei in ritardo" le dico.Mesta, non dice nulla. Fa scivolare ancor più giù i pantaloni e lo succhia con maggiore avidità, massaggiandomi le palle e insozzandosi le mani del mio sudore leggermente viscido. Il mio sesso è sporco ancora dello sperma della sega mattutina e lei sembra gradire anche più del solito, tanto che oggi sembra volere quintali della mia sborra, perché massaggia i testicoli come un'assatanata. Li spreme, come se volesse subito una gettata nella sua bocca. Lo ripulisce con dovizia, tanto che, massaggiando sempre le palle, ...
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