Non posso dimenticarlo
Data: 23/12/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: fed60
... botte". Ero letteralmente terrorizzato. Sentii che dietro qualcuno mi faceva allargare le gambe e sputava probabilmente sul mio buchino o sul suo cazzo per lubrificarlo. Io non avevo idea di cosa avrei sentito, pensai in un primo momento che se tanti lo facevano non doveva essere poi troppo doloroso e mi calmai un po' mentre quello davanti mi scopava la bocca aiutando i movimenti della mia testa con le sue mani. Provavo schifo ad avere quel cazzo in bocca.
Ecco che una cappella durissima si accostò al mio buchino e cominciò a spingere, io ero un po' contratto allora lui mi diede un forte schiaffo sul culo e mi disse "stai morbida troietta", lo riconobbi, era Franco. Cercai di rilassarmi per non farmi fare troppo male ma in quel momento lui diede una spinta fortissima col cazzo e mi penetrò completamente tutto in colpo. Io feci un urlo belluino che uscì fuori solo come un mugolio avendo il cazzo anche in bocca, il dolore era stato lancinante e continuava sempre più forte perché Franco mi fotteva con una violenza inaudita eccitandosi con le mie urla. Lo sentivo dire "sì strilla cagnetta, strilla che tanto non ti sente nessuno, dai che più strilli più mi viene duro". Io cominciai a piangere come una ragazzina e mentre cercavo nuovamente di urlare fui quasi soffocato da un fiotto di sborra calda e acre che mi arrivò in gola. Il porco davanti a me si svuotò completamente tenendomi la testa perché non potessi fare a meno di ingoiare tutto e poi tolse il cazzo, invitando un ...
... altro a mettermelo in bocca.
Appena ebbi la bocca libera con un filo di voce e piagnucolando li pregai di smettere, ma quelli non ne avevano nessuna intenzione. Ebbi un nuovo cazzo in bocca mentre sentivo il rantolio di Franco che mi sborrava nel culo. Sentivo commenti del tipo "ha un culo meglio di una femmina", "ragazzi che troietta che ci siamo fatti", "questa ce lo sbattiamo tutta l'estate", "m'ha ingoiato quasi tutto", "ha proprio un culo da puttanella", "mamma mia, facciamogli un pigiama di sborra".
Dopo Franco, un altro mi penetrava con forza, anche questo con violenza, il dolore non accennava a finire, mi sentivo il culo lacerato ed avevo quasi la sensazione che ogni cazzo che mi entrava era più grosso del precedente.
Lo stupro durò fino a notte inoltrata, la comitiva era di una dozzina di maschi ma credo che qualcuno mi abbia scopato più di una volta. Alla fine ero semisvenuto, pieno di sborra, sia nel culo che addosso e quanta ne avevo ingoiata o sputata non saprei dirlo. Quando mi ripresi notai che sotto di me l'asciugamano e la sabbia erano bagnati di sperma e di sangue. Prima di andare via mi avevano detto di non dire niente a nessuno altrimenti mi avrebbero riempito di botte.
In effetti non dissi niente a nessuno ma più per la vergogna che per la paura. Non dissi niente neanche a Maurizio quando lo rividi a casa ma il giorno dopo con una scusa me ne tornai a Roma. In seguito cercai di rimuovere quell'episodio che era stato così traumatico e per circa ...