1. A teatro con lo zio


    Data: 13/03/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: porc8, Fonte: Annunci69

    ... una domanda così diretta e non riesco che a sbiascicare qualche monosillabo.
    
    Per fortuna suona la campanella che ci richiama per la seconda parte. Torniamo nel nostro palchetto ed il concerto riprende. Poche canzoni di Lucio Dalla e la sua mano riprende a palparmi il cazzo. Reazione quasi immediata, mi diventa duro di nuovo, ma questa volta sono più partecipe, in pochi istanti pantaloni e mutande me li faccio scendere alle caviglie. Ricomincia il pompino e questa volta me lo godo in pieno allungandomi sulla seggiola ed allargando bene le gambe. Ancora duro poco, eccitato esplodo nella bocca di zio Maurizio che continua a succhiare fino alla fine ed oltre.
    
    Terminato tutto lui ritorna alla sua sedia, io mi ricompongo, ma lui rimane con la patta dei pantaloni aperta e il suo cazzo duro che ne esce. Si avvicina e all’orecchio mi sussurra: “ora sta a te ricambiare !!! “ . Rimango allibito, io fare un pompino a lui, prendere un cazzo in bocca? Noooo !! gli rispondo che non ci sarei riuscito a fargli un pompino e lui di rimando: “fammi almeno una sega e fammi godere … “. Con riluttanza allungo la mano verso il suo membro. Fra noi ragazzi capitava alle volte che nel boschetto dietro l’oratorio ci si facesse seghe reciproche, ma i nostri erano membri di ragazzi non ancora sviluppati, quello di zio Maurizio sembrava ...
    ... il manico di un badile, non lungo ma abbastanza largo, tanto che la mia mano non riusciva a chiudersi attorno.
    
    Vinco la riluttanza e lo afferro, sensazione non spiacevole, anzi. Cominci a menarlo cercando di mantenere un buon ritmo costante. Alcuni minuti e il suo respiro aumenta. Slaccia i pantaloni e li abbassa per essere più comodo ed io continuo a menare, poi sento quasi un rantolo e subito dopo parte uno schizzo che supera la balaustra e vola in platea. A questo ne seguono altri meno forti e sento il suo sperma caldo che mi cade sulla mano. Continuo piano piano a menare rallentando il ritmo, fino a che lo zio fa un lungo sospiro …. “finito” esclama. Sto per togliere la mano, ma lui l’afferra e se la porta alla bocca, con la lingua lecca tutto quello che ci era caduto sopra, ci guardiamo e all’unisono scoppiamo a ridere pensando al primo schizzo finito in platea.
    
    Terminata la manifestazione mi riaccompagna a casa e prima di scendere dall’auto mi dice che quando voglio divertirmi ancora ci si poteva organizzare con la scusa di andare al cinema, a mangiare una pizza o quant’altro.
    
    Quella fu la prima volta con zio Maurizio e vista la poca facilità con cui le ragazze all’epoca accettavano di combinare solo qualche cosetta, potete ben capire che fu la prima di tante altre occasioni cercate per sfogarmi.
    
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