1. La mia Laura -1


    Data: 13/03/2021, Categorie: Sentimentali Autore: Lemongrass, Fonte: EroticiRacconti

    "Tu sei matto. Matto col botto". Mi aveva detto così. Ero un pò matto, quello si. Ma mi sentivo appagato per quella sua espressione. Ero andato a trovarla all'uscita della palestra. L'avevo aspettata una mezz'ora in un posteggio lì vicino e le avevo mandato un messaggio poco prima delle 8. Non se lo aspettava ed era stato bello sorprenderla e vederla sorridere. Era quasi imbarazzata. Ed io ero emozionato, tanto. Era meraviglioso. E sentivo che qualcos’altro si era sciolto… Poi, era entrata in macchina e mi aveva dato un bacio. Quel bacio veniva da profondità inesplorate e scure dove ci stavamo addentrando dopo pochi giorni dal nostro “primo bacio”. E mi disorientava. Il nostro primo bacio era stato pochi giorni prima, ed era stato abbastanza complicato. Dopo una cena insieme. Un cena clandestina. Lei fidanzata da anni, io single traumatizzato di recente estrazione. Avevamo mangiato pesce e ci eravamo parlati tutta la sera. Guardati tutta la sera. Era la prima volta che lo facevamo senza essere colleghi. Io non ero più il suo capo e lei non era più la mia piccola contabile. L’avevo riaccompagnata e avevo cercato il suo bacio. Era stato difficile e quasi violento. Lei non riusciva a collocare quale bacio in nessuna delle categorie moralmente ammissibili e in nessuna delle sue esperienze. Io non riuscivo a pensare ad altro che alle sue labbra e alla sua lingua che si muoveva nella mia bocca. Ero tornato a casa stordito, leggero e senza parole. Senza un nome per quello che ...
    ... provavo. Era la prima volta, e godevo di quel silenzio che sentivo dentro, carico di promesse che non sapevo esprimere. Laura è meravigliosa. E’ magra e piccolina, ha una terza di tettine con capezzoli piccoli e dolci da succhiare. Il suo culo ti fa sognare e letteralmente ti chiama per essere aperto, leccato e rotto dolcemente mentre ti sussurra “piano…”. La sua figa ti lascia in bocca un sapore di miele e cannella, e quando si bagna lo fa discretamente, lasciandoti in bocca un sapore giusto e tondo. Dopo pochi giorni ci eravamo rivisti. Eravamo d’accordo per un nuovo appuntamento post-palestra. In ufficio l’avevo guardata tutto il giorno: aveva un vestitino rosa, attillato e carico di promesse. Lo stesso vestitino che aveva indossato qualche mese prima quando per la prima volta le avevo visto le mutandine durante una incauta manovra di sistemazione della cancelleria in ufficio. Le arrivava abbondantemente sopra il ginocchio e lo portava con delle calze color carne e degli stivali invernali che le mettevano ancora più in risalto il culetto. Le mutandine che avevo visto erano chiare. Sicuramente un perizoma…Ed erano state la fonte d’ispirazione di almeno una trentina di solitarie e sborranti pugnalate. Siamo finalmente in macchina. E parliamo. Di lei e delle sue esperienze passate. Mi racconta per un’ora di una ragazza che non conosco e che mi affascina. La vedo tutti i giorni da 3 anni ma solo ora è intrigante mentre lascia tante aree grigie nella sua quotidianità e nel suo ...
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