Dolci ripetizioni di fisica
Data: 13/03/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Mohrag
- La resistenza elettrica tipica del conduttore è pari alla differenza di potenziale elettrico ai capi di un conduttore elettrico fratto... la corrente elettrica che lo attraversa.Giovanni mi osservava dietro i pesanti occhiali da vista. Le lenti di vetro, spesse e sporche, rimpicciolivano gli occhi verdi del ragazzo.�- Hai capito, Rossana?Si passò la mano nei capelli rossi e spettinati. Io annuii. Giovanni era un ragazzo alto e magro, il classico nerd con gli occhiali dalla montatura nera. Ed era terribilmente sexy. C'era qualcosa nel suo modo di fare, così timido e impacciato, che mi ispirava un sesso tremendo.�- Allora passiamo alle formule inverse della legge di Ohm, tieni qui un foglio, esercitati a scriverle così durante la verifica non potrai sbagliare.Fisica era il mio tallone d'Achille. Una materia complessa, astrusa, difficile. La odiavo. Certo, Giovanni l'aveva resa più interessante. Ogni venerdì pomeriggio passava tre ore con me, per spiegarmi meglio fisica e a volte anche matematica. Quando ebbi finito, gli consegnai il foglio con le formule inverse e lui lo osservò attentamente, corrucciando la fronte.- Vanno benissimo, sei migliorata molto. Per oggi abbiamo finito... con un'ora di anticipo! Non devi pagarmi quest'ora buca, tranquilla.- Giovanni... devo farti una domanda?Il cuore batteva forte nel mio petto. Erano mesi che meditavo di porre a Giovanni quella domanda, e oggi il largo margine di anticipo aveva permesso tutto ciò.- C'è qualcosa che non ...
... hai capito?Lo osservai con occhi maliziosi e lui arrossì violentemente.- Se io ti dessi un bacio, ora, ti dispiacerebbe?- N-no, cioè, beh, si... forse, ma tu...Mi sporsi verso di lui e stampai un bacio sulle sue labbra rosa chiaro. Sgranò gli occhi un solo attimo, ma presto sentii la sua lingua penetrare dolcemente la mia bocca. Prese il mio volto tra le mani e mi baciò con trasporto. Mi alzai dolcemente dalla sedia e mi sdraiai sul letto, spostando i cuscini bianchi e rosa. Il suo sguardo percorreva il mio corpo, scrutando le gambe coperte dalla gonna verde, i fianchi morbidi, il seno acerbo che spuntava dalla camicetta. Una discreta erezione premeva sui suoi pantaloni. Si sfilò gli occhiali e li appoggiò sulla scrivania. Era ancora più bello senza.�Giovanni era ancora lo stesso ragazzo timido che sembrava aver paura della propria�ombra? Salì sopra di me a cavalcioni, continuando a baciarmi. Mentre le sue mani affusolate scivolavano come acqua sul mio corpo, le mie si affrettavano a sfilargli la felpa, la maglietta e i jeans. I miei vestiti finirono sparsi sul pavimento assieme ai suoi. Giovanni si gettò avidamente sul mio seno, coprendomi di baci. Sentivo la sua lingua accarezzare i miei capezzoli, suggendo e tirando appassionatamente. Dalla mia bocca uscì un gemito.�Lentamente scese tra le mie gambe, sfilando le mutandine e iniziando a leccare dolcemente il clitoride. In un bacio suadente alternava delicati morsi alle labbra della mia femminilità e umide carezze. Il ...