Dolci ripetizioni di fisica
Data: 13/03/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Mohrag
... respiro si fece via via più affannosi finché esplosi nella sua bocca, inondandola di umori.- Oh, Rossana... Io voglio entrare dentro di te...Arrossii difronte a tanta onestà, ma non feci nulla per fermarlo. Giovanni si sfilò gli slip, mostrando una splendida erezione. Sentii la punta della sua virilità appoggiarsi delicatamente al mio giardino e poi farsi strada dentro di me con spinte dolci ma convinte. Avevo ormai capito che Giovanni non era così timido come sembrava. Il ragazzo iniziò a spingere con veemenza, alternando poderosi colpi del bacino a baci appassionati. Le spinte si susseguivano con forza. Sentivo la sua lancia aprire la mia femminilità come un frutto maturo, mentre io, grondante di umori, lo accoglievo dentro di me. Lo strinsi a me con le gambe ed esplosi in un forte orgasmo.�Giovanni si fermò e mi sorrise. Io ebbi giusto il tempo di osservare il suo volto madido di sudore prima che lui assestasse un'altra spinta. Dalle mie labbra uscì un altro gemito.- Cambiamo posizione ora, signorina.Era tutto così surreale. Il ragazzo innocente e timido che mi aveva fatto ripetizioni ...
... così a lungo era ora sopra di me, dentro di me e mi stava baciando con passione. Mi prese per le spalle e mi fece girare, mettendomi in ginocchio. Percorse la mia schiena con centinaia di piccoli baci, mentre la sua virilità si faceva strada dentro di me con delicatezza. Ma presto la delicatezza lasciò il posto ad una nuova irruenza. Giovanni mi prese per i fianchi, mentre con il bacino assestava colpi su colpi. Inondai il letto di umori, e anche se non potevo vederlo, sentivo il suo sguardo soddisfatto e compiaciuto sopra di me.�- Rossana, io sto per venire...Si staccò da me, mi fece nuovamente girare in modo che potessi guardare la sua sagoma alta e magra sovrastarmi. Tra le mani stringeva la propria possente erezione. Mi penetrò nuovamente, assestando gli ultimi possenti colpi.�- Oh, Rossana, vengo... vengo...E venni anche io, stringendomi attorno a lui. La mia femminilità tremava. Ci osservammo, entrambi sdraiati sul letto di camera mia, sudati e felici. Giovanni passò una mano tra i miei capelli e mi diede un dolce bacio.�Una cosa era certa, non avrei più dimenticato la legge di Ohm.��