1. "Come nel mio sogno"


    Data: 13/03/2021, Categorie: Sensazioni Dominazione / BDSM Autore: BIMBA79

    ... appena, un sorriso dolcissimo, di quelli che ti fanno sciogliere, ammaliata da quell'istante di tenerezza mi avvicinai cercando di darti un tenero bacio, un istante prima di ritrovarmi bloccata contro il materasso, senza respiro. Fu un bacio irruento, sporco, animale, come sei tu, quello che ci scambiammo. Due animali che si alitano in gola, che gemono l'uno nella bocca dell'altro. Con il ginocchio, nel frattempo, mi divaricasti le cosce, in modo violento, senza curarti dei miei lamenti, scaricando il tuo peso sul mio bacino, mi costrinsi tenendomi le spalle a restare immobile, mentre ti allontanavi con il busto all'indietro, sovrastandomi. Ci guardammo negli occhi, entrambi con il respiro affannato, le guance arrossate e gli occhi lucidi, testimonianza di un desiderio per troppo tempo represso. Senza distogliere lo sguardo iniziasti a muovere il bacino contro il mio, portando a sfregare il tuo sesso sul tessuto, umido dal mio desiderio, dei miei slip. Inarcandomi a ogni tuo movimento mi aprii a te, donandoti l'ultimo scampolo di dignità. Stremata da quella sadica, adorabile tortura cercai di liberarmi dalla tua presa per sfilarmi le mutandine, ma me lo impedisti spingendomi le spalle ancora più a fondo contro il materasso, dalla tua bocca uscivano solo improperi e secchi "no". La frustrazione che mi facevi provare mi eccitava ancor di più, più ti comportavi da Bastardo e più la mia voglia di te si splasmava nella mia mente e di riflesso sul mio corpo. «Maledetto, sadico ...
    ... animale!» riuscii a ringhiare divincolandomi come un serpente, ma le mie parole non sortirono alcun effetto continuasti a muoverti tra le mie cosce sfinendomi con movimenti lenti e calibrati, il tessuto dei miei slip attutiva il piacere portandomi all'esasperazione ti imprecai contro, ti ricoprii di insulti, piagnucolando come una bimba isterica, ti pregai, ma il tuo sguardo non lasciava trasparire alcuna pietà. Cercai di baciarti, di inarcarmi il più possibile per sfiorare il tuo petto ma ogni mio tentativo venne represso dalla tua perfidia. "Non sarà così facile per te" mi tornarono in mente le tue parole, gemetti di piacere mentre ti apostrofavo con l'ennesimo "Stronzo", ti vidi sorridere nello stesso momento in cui io ero sul punto di scoppiare a piangere. Odio e amo il tuo vero essere, e tu lo sai, &egrave questo che ci rende complici e assuefatti delle stesse perversioni. Mi arresi, arrivando a sfiorare l'acume di quella follia. Intanto la poca luce che filtrava dalle ante accostate rendeva sfocati alla vista i nostri corpi, il buio scese veloce dopo il calar del sole su Taranto, i nostri gemiti, gli ansimi parevano amplificati nella penombra, sussurrai il tuo nome, pregandoti e la risposta che ebbi fu un bacio mentre con le braccia mi cingesti la schiena e facendoci ruotare mi ritrovai sdraiata su di te. Ti baciai ancora, godendo della tua lingua, ansimando di piacere nella tua bocca al contatto delle tue mani sul mio seno, cercai di togliermi quell'ultimo indumento ma tu ...