Tratto da una storia vera
Data: 14/03/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: SexCulture, Fonte: Annunci69
Questo più che un racconto è la narrazione di una storia andata avanti per quasi 3 anni con la mia collaboratrice Alessia, ingegnere aerospaziale , la quale condivide l'ufficio da me utilizzato per l'organizzazione e la pianificazione dei cicli produttivi mensili. E' al suo secondo matrimonio: l’attuale marito, Franco, ha 62 anni, è proprietario di una holding di cui detiene il 57% delle azioni. Il padre aveva fondato una società negli anni ’50 del secolo scorso, che gli ha fruttato una fortuna tale che lui debba solo vivere quasi di rendita: ordinaria direzione della holding, riunioni, presenza lungo lo Stivale e in giro per il mondo.
Alessia ha 45 anni è la direttrice . Nel senso che il marito, per motivi fiscali, le ha intestato una azienda. E ufficialmente la dirige.Ma in realtà da una mano a me e all' azienda dove lavoro nell' organizzare le procedure dei vari cicli produttivi ( e non solo una mano...)
Roberta è la figlia ha 21 anni, con cui condivide l’esperienza lavorativa. È una ragazza molto sportiva.Nella sua esperienza educativa ha sviluppato solamente vizi, ozio e crescenti necessità di esposizione. Oltre alla sua passione per il nuoto: le spalle larghe accolgono dolcemente ogni giorno i suoi capelli finemente curati, lunghi fino a metà della schiena, biondi. I seni sodi quasi non risaltano rispetto al fisico asciutto, denso di muscolatura tesa, turgida. Gli occhi verdi osservano il mondo svogliatamente, ogni volta. Anche questa mattina, mentre attende che ...
... la madre venga in ufficio.Le sue forme sono spalmate in un metro e sessantacinque centimetri. La somiglianza con la mamma la si vede solo nei caratteri somatici, sembrano due sorelle di cui una giovane e l'altra un pò più grande.
L’età avanzata della madre non sarebbe mai deducibile dalla forma tonda, soda e ancora alta dei suoi seni. I capelli biondi, tinti, cadono sulle spalle,i. Li avvolge in una coda,Veste una minigonna che evidenzia la forma armoniosa delle sue natiche e le sue lunghe gambe fanno si che il mio uccello diventi duro come una pietra.. Per un attimo incrocia i miei occhii neri. Prosegue nella preparazione,dei cicli di lavoro mentre sente i richiami all’ordine a cui sono costretto ad invocare poichè le avances degli operai dell'officina sono insistenti fin dalla prima mattina.A metà giornata , rientrando dal giro abituale tra i banchi di lavoro, la incrocio nella toilette, ed il suo sguardo ammiccante nei miei confronti è inequivocabile: vuole il mio cazzo, e probabilmente lo vuole subito. Mi assicuro fosse chiuso l'atrio dell'antibagno e gli ficco la lingua in bocca prepotentemente mettendogli la mano sul mio uccello facendo in modo di farle sentire come anche io avrei voluto sbattermela in tutte le posizioni possibili! A fine giornata da lei, poichè il marito era fuori città, fù la soluzione , solo dopo che chiesi a Roberta di trattenersi dopo il lavoro a completare delle cose, facendo in modo che non venisse a casa!
Venne la sera e dopo un paio di ...