1. Non è da tutti essere una Rockstar


    Data: 16/03/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Chales Bret

    ... 3 Rosy dopo che c’eravamo presi tutta quella cocaina. Nessuno riusciva a venire, così l’abbiamo scopata per tipo 5 ore a turno, poi annoiati abbiamo comprato delle corde e dei vibratori, le ne abbiamo infilati due belli grossi tra figa e culo e poi l’abbiamo chiusa nell’armadio tutta legata, imbavagliata e bendata. Siamo tornati più o meno un giorno dopo e l’abbiamo trovata in una condizione pietosa. Di ritorno a LA aveva già i nostri cazzi di nuovo in bocca. Un bel viaggio. Esco sul balcone del mio bagno e guardo la mia vista su LA. Mi accendo una sigaretta e raccolgo una birra aperta vicino alla piscina. Me la scolo guardando il niente, kilometri di niente, poi piscio nella birra e torno dentro casa. Cindy si è rivestita e fatta bella, la guardo indifferente, 1m75, occhi verdi, capelli lisci, tette stellari, un culo da pallavolista e due gambe mozzafiato. “Sentimi bene bella, io ora vado, però forse ho ancora voglia di scoparti oggi, quindi faremo così, tu ti bevi questa bella bottiglia di piscio mentre io me ne vado a farmi qualche canna e a registrare i miei capolavori. Una volta che te la sei bevuta voglio che te la infili nel culo e che mi aspetto a pecora sul letto. Ho telecamere in tutta la casa e se non lo fai ti faccio scopare da tutta la troupe.” “Ma mi hai già fatta scopare da tutta la troupe” “Beh troverò un’altra troupe allora” “Ok paparino, anche se io oggi avrei l’uni..” mi dice guardandomi di sbieco con un leggero sorrisetto. Mi guardo attorno, raccolgo il ...
    ... telecomando, glielo passo e dico “Questo nella figa. Non farmi perdere tempo” le faccio l’occhiolino e esco di casa. “Mi chiamo Brat. Sono il cantante e chitarrista della band più Hyp degli States. Fanculo stronzi.” Mi ripeto mentre salgo in macchina. Arrivato alla casa discografica mi mando male, pensando che avrei dovuto portarmi Cindy dietro per farmi spompinare nella macchina. “Ciao Dillon” dico al ragazzo all’entrata, un ragazzo messicano ben piazzato da cui ogni tanto compro della droga. Entrato nell’ascensore mi guardo allo specchio. “Ragazzi mio non c’è che dire, tutte queste droghe e ancora non cadi completamente a pezzi”. In effetti sto ancora in forma, magro ma robusto, capelli neri arruffati, uno sguardo sottile, una vera testa di cazzo. Però quelle occhiaie forse sono troppo. Cavo dalla tasca gli occhiali da sole e me li infilo lentamente. Sono proprio stanco. Arrivo all’ultimo piano e vado verso lo studio di registrazione, sono le 12:20, sarei dovuto essere li due ore fa, per i miei standard sono in anticipo. “Ecco chi si vede!” Tracy, la mia manager si sbraccia dall’altra parte della stanza. Bella figa Tracy, ma non mi piace mischiare lavoro e vita privata. In realtà il problema è che non mi piace il lavoro e basta, quindi di conseguenza anche Tracy. “Ciao bellissima, com’è? Ricky, Marty, come andiamo ragazzi?” “Bella Brat” sale il coro dai miei ragazzi. “Allora sei pronto per registrare qualche traccia?” mi dice Tracy sorridendo. “Certo baby” tiro fuori un ...