1. Ricordi di bagnino


    Data: 23/12/2017, Categorie: Etero Autore: Poseidone, Fonte: RaccontiMilu

    Era una delle ultime stagioni che svolgevo l�attività di bagnino e giunto alla �tenera� età di trent�anni cominciavo ad essere stanco di lavorare solo d�estate anche se d�inverno mi arrangiavo sempre a fare qualcosa.Quella piccola spiaggia per me era stata come una seconda casa per 12 estati ininterrottamente, la conoscevo perfettamente palmo a palmo, dovendoci trascorrere circa 11 ore al giorno, dalle sette del mattino alle otto di sera, sabato e domeniche comprese, fatta eccezione della pausa pranzo.Quante occasioni mi erano capitate in tutti quegli anni, le ricordavo tutte con piacere però ad una in particolare ero più affezionato, forse la più divertente.�A quel tempo� (neanche fosse una parabola del vangelo), non ero proprio da buttar via, ero come si suol dire �un bel figurino�, essendo alto con un corpo atletico, capelli scuri moderatamente lunghi e soprattutto abbronzantissimo, non ero certo un Adone ma neanche un cesso, quello che però aiutava di più a farmi apprezzare da tutta la spiaggia era il mio carattere aperto e gioviale, scherzavo sempre con i clienti e tutti mi volevano bene. Buona parte di loro frequentava i bagni da anni perciò con loro avevo molta più confidenza dedicando particolare attenzione al gentil sesso specialmente alle �gnocche� pappabili (dovevo ben tenere alta la bandiera della categoria).Tra queste pappabili c�era Elena, il mio chiodo fisso che tentavo inutilmente di trombare da un paio d�anni, bellissima poco più vecchia di me con un fisico ...
    ... mozzafiato, tette astronomiche perfettamente modellate che lei spesso metteva in mostra, fianchi in carne QB e bacino accogliente (non mi &egrave mai piaciuto il modello anoressico), aveva solo un difetto.... un cazzo di marito sempre attaccata al culo, a dir la verità molto simpatico anzi lo erano entrambi, anche loro vecchi clienti del �Lido blu� e spesso volentieri ci scambiavamo battute ironiche.Le poche volte che beccavo Elena da sola le dicevo scherzando;, e lei. Secondo me ci stava, ma come potevo fare con quella palla al piede sempre in mezzo ai coglioni.Una mattina però la vedendola arrivare da sola iniziai a stuzzicarla: , lei accortasi delle mie intenzioni ironiche mi rispose: , così alzando un po� la voce iniziai: ��.Forse la prese a male e iniziò a corrermi dietro con uno zoccolo in mano provocando l�ilarità di tutta la spiaggia mentre io mi giustificavo: ridendo sempre più.Alla fine si stancò e si sdraiò sul lettino guardandomi in �cagnesco� decretò infine.Non vedendo arrivare il marito chiesi informazioni alla sua vicina di ombrellone che con mia grande gioia mi disse che era dovuto partire per problemi di lavoro e che non sarebbe tornato prima di due o tre giorni.A quella splendida notizia i miei ormoni iniziarono a girarmi vorticosamente dentro cantando secondo me �l�inno alla gioia�, aspettai allora che sbollisse un po� l�incazzatura poi mi avvicinai e le dissi:, poi:.Lei mi guardò, si mise a ridere e rispose:.�E vai!!!! Era fatta�.La sera chiusi ombrelloni e ...
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