1. La cena


    Data: 16/03/2021, Categorie: Etero Autore: ilrosso

    È sera, preparo la cena, cucino per voi, due amiche d’infanzia, i pensieri corrono, anzi, ripercorrono la strana, perché strana? Mah… la giornata è più corretto ed arrivano fin al momento in cui mi dici che verrai a sfamarti da me stasera in compagnia della tua più cara amica.
    
    Sfamarti però ha altro significato, casomai dovevi dire a cena…
    
    Sfamarti….con l’amica???
    
    Trilla il campanello, mi sveglio, sono ore che penso e non mi sono accorto del passar del tempo, sono nudo, indosso solo il grembiule da cucina, come sempre quando ti aspetto mentre cucino, non mi accorgo di ciò, non ho pensato che non sei sola, mi dirigo alla porta, la apro e solo allora prendo atto del mio abbigliamento.
    
    Mi guardi e sorridi, quel sorriso che dice più delle parole, le tue braccia mi cingono il collo ed un bacio si appoggia sulle mie labbra, Anna è dietro di te anch’essa sorridente, mi saluta cordialmente e mi bacia sulle guance.
    
    Sono piuttosto imbarazzato ed impacciato e per allentare la tensione propongo un aperitivo, un negroni , cocktail che soddisfa il nostro palato, speriamo anche quello dell’amica…
    
    Cominciamo a bere stuzzicando qua e la tartine, formaggi e le piccole cose da me preparate, si sta bevendo senza speranza, meditando sul proseguo della serata come sorridenti sognatori.
    
    Tra battute più o meno divertenti iniziamo la cena, il tasso alcolico nel frattempo salito libera moti spontanei ed improvvisamente Anna si avvicina a te baciandoti, subito con impaccio ma che ...
    ... svanisce in un istante, ora osservo i vostri caldi baci, le labbra si aprono lasciando spazio alle lingue le quali si attorcigliano voluttuose, la passione vi travolge, si percepisce dal movimento delle mani, fremono.
    
    Sono immobile, vi osservo, siete di tale bellezza che il cuore inizia a battere forte, ho gli occhi spalancati, mi sto eccitando, in me sale quel pizzico di follia che mi fa pensare al carnivoro con le sue prede, è ora di sfamarci.
    
    Il mio pene è già duro, marmoreo, mi avvicino e mi unisco alle vostre lingue, tre bocche, tre lingue, tre animali che si leccano, rivoli di saliva che colano dalle labbra, quel silenzio calato improvvisamente ed interrotto solo da gemiti e sospiri.
    
    Iniziate a togliervi i vestiti, vi state spogliando reciprocamente, l’una aiuta l’altra, mi allontano leggermente e mi appoggio con la schiena al muro, vi ho davanti, sono in prima fila e godo dello spettacolo stupendo che mi state offrendo.
    
    Le vostre mani percorrono i corpi, vi assaggiate, le carezze si fanno più profonde e scivolano tra le gambe che immediatamente si aprono, le dita percorrono le intimità, i respiri sono più densi, il profumo dei vostri sessi inizia ad innondare la sala, che spettacolo.
    
    Anna si china in ginocchio tra le tue cosce ed inizia a leccarti, tu gemi, subito i tuoi occhi si socchiudono, ci prendi gusto ed inizi ad urlare, capisco che non è la prima volta, troppa sintonia tra voi, movimenti precisi, puntuali, da professioniste.
    
    Appoggi la mano ...
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