1. Ho venduto il mio corpo per un buon lavoro


    Data: 17/03/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Valentina2000

    Compiuti 18 anni, ho provato a mandare curriculum a raffica, ma senza alcun esito positivo. Avevo bisogno di un lavoro, anche solo stagionale, non mi andava più di dover dipendere economicamente ancora dai miei genitori. Dopo qualche mese, mi contatta il direttore di una società che gestisce un porto per un colloquio di lavoro. Fissiamo l’appuntamento per il giorno dopo, e cerco di vestirmi nel modo più elegante possibile: camicetta bianca, gonna lunga scura e tacchi a spillo. Finalmente conosco il direttore, si chiama Riccardo ed è una bel ragazzo sulla trentina, capelli scuri e ricciolini, molto alto e un fisico ben scolpito. E’ molto gentile, mi fa accomodare nel suo ufficio e inizia a domandarmi qualcosa sulle mie capacità con il pc, con Microsoft Office ecc. Mi spiega il tipo di lavoro che dovrei fare, niente di complicatissimo tutto sommato; cerco di fargli capire che sono la persona adatta per quel lavoro. “Allora Valentina, parliamoci nel modo più chiaro possibile. Lo stipendio è di 1900 euro al mese, più 13esima e 14esima, contratto a tempo indeterminato, l’orario di lavoro è di 6 ore al giorno per 5 giorni a settimana più tre settimane di ferie” Wow, penso tra me e me, sono davvero un sacco di soldi, molto più di quanto mi sarei immaginata! “Ma capirai anche tu che per meritarti tutto questo, voglio qualcosa in cambio da te” “Mi scusi, a cosa si riferisce?” replico io. “Vedi Valentina, sarò molto diretto, mi hanno già contattato molte ragazze per questo posto. Se ...
    ... accetterai il posto, ci sarà la clausola che sarai costretta a fare sesso con me.” “Ma come si permette?” urlo io - “Lo sa che è illegale?” “Cerchiamo di restare calmi, io non ti sto certo obbligando, se non vuoi sei liberissima di andare via, io non ti tratterrò con la forza” mi risponde con voce calma lui. “Posso rifletterci un pò?” chiedo io “Ma certo, prenditi tutto il tempo che vuoi” Esco fuori a fumarmi una sigaretta. Cavolo, l’offerta è davvero allettante, ma non mi va di diventare la sua puttanella personale, proprio ora che sto iniziando a frequentare un ragazzo perbene… Tra mille dubbi e pensieri, decido di accettare, per avere quell’indipendenza economica da sempre desiderata. Entro nel suo ufficio, e con la testa bassa gli dico “Accetto”. “Benissimo, sono sicuro che ti troverai benissimo qui da noi. Il contratto sarà pronto tra qualche giorno, nel frattempo firma questo” E da un cassetto estrae un foglio di carta. Lo leggo e resto di sasso: praticamente era un contratto in forma privata dove io mi impegnavo ad andare a letto con lui in cambio del lavoro. Inoltre mi impegnavo a non denunciarlo in futuro in quanto prendevo atto della situazione. Ero obbligata a fargli pompini scoperti con ingoio, scopate nella fica, baci con la lingua ed ero obbligata anche a prendere regolarmente la pillola. Per il sesso anale e per il sesso con più uomini non ero obbligata, ma erano previsti degli extra da concordare. Io sono ancora sotto shock, ma non posso far altro che firmare la ...
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