Il weekend che divenni tua
Data: 24/12/2017,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Autore: Kitsune, Fonte: RaccontiMilu
... quelli che vedi di solito pubblicizzati sui siti internet. E il mio fremito di eccitazione cresce. Anche per il vibratore di nuovo acceso al massimo.Mi apri la portiera, come un cavaliere e mi liberi dalla cintura e dalla costrizione alle gambe. Mi aiuti a scendere.Credevo che mi avresti tolto anche le manette, ma quelle le lasci dove sono.Ti fai carico delle mie borse e poi mi afferri i capelli sulla nuca, spingendomi davanti a te, verso gli ascensori.Incespico e tu mi tiri di più la coda.Quando arriviamo al piano terra, mi aspetto che le porte si aprano sulla nostra stanza. Invece siamo nella hall.Arrossisco più di prima, provando il folle desiderio di scappare. Ma non è quello che vuoi tu.Mi spingi sempre tenendomi per la coda verso il tizio della reception, un uomo di mezza età che fissa da subito le mie tette con uno squallido sguardo voglioso.- I signori desiderano? - chiede, senza distogliere la vista dal mio seno.- Su, cagna, dì al signore cosa vuoi. - ordini, freddo, strattonandomi.Dovrei scappare.Dovrei mettere fine a tutto questo.Ma sono troppo eccitata.E queste sensazioni sono più intense e più perversamente piacevoli che nei sogni.- Una camera dove il mio padrone possa scoparmi come la troia vogliosa che sono. - dico, cercando di sembrare sicura di me. L'effetto che ottengo invece è una voce rotte.Sento le gote in fiamme, mente l'uomo mi sorride malevolo e mi allunga le chiavi della nostra stanza.- Stanza 102. Terza porta a sinistra. -Osservo le chiavi tese ...
... verso di me e vorrei insultarlo. Come crede che possa prenderle?Ma un nuovo strattone ai capelli mi riempie gli occhi di lacrime e mi fa capire come TU vuoi che le prenda.Allungo la bocca, afferrandole tra i denti.Come una cagna, penso con umiliazione eppure con eccitazione.Sei soddisfatto. Lo sento, anche se non ti vedo.Mi trascini verso la nostra camera e, di fronte alla porta, mi costringi ad inginocchiarmi.Allunghi la mano sotto la mia bocca e io ci lascio cadere la chiave.Non vedo l'ora che tu apra, ma tu mi afferri di nuovo la testa e me la premi contro il tuo pacco, i bottoni freddi sulla mia pelle.Sei di nuovo duro.E il portiere ci sta di nuovo guardando.- Continua a fare la brava cagna e questo sarà il tuo premio. Sei contenta? - mi dici a voce alta, premendomi fino a togliermi il fiato.Faccio cenno di sì con la testa.Farei di tutto purchè tu mi scopassi come si deve.Ti ritrai, ma non ti muovi.- Allora abbaia, cagna. -Ti guardo ad occhi sgranati, supplicandoti di non farmi questo ma senza parlare.Tu rimani rimani immobile, severo.- Bau bau. - abbaio, sentendo di nuovo lacrime di cocente umiliazione salirmi agli occhi.è quello che mi merito per essere così puttana, penso.Tu sorridi ed apri la porta.Ma non mi aiuti ad alzarmi.Mi fai entrare camminando sulle ginocchia, e ad ogni movimento le sfere e il dildo si fanno sentire più acutamente, quasi dolorosamente.Siamo finalmente soli.Mi ignori, mentre sparisci dietro a una porta per abbandonare da qualche parte le borse.Non ...