"il confessionale" di Salmacius
Data: 24/12/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Masturbazione
Tabù
Autore: salmacius, Fonte: xHamster
... a un negozio, un enorme “bookstore” ben frequentato da giovani, e che in vetrina mostrava tra i poster libri, materiale occidentale, CD, DVD sia nuovi che usati, di tutti i generi, anche a nolo, almeno così sembrava.Potevo entrare a vedere se trovavo qualche passatempo, un libro o magari un film in inglese. Disperavo di trovare qualcosa nella mia lingua, ma mi sarei accontentato magari di un fumetto porno, tanto quelli non han bisogno di traduttori! Si, questo pensavo mentre deciso andai oltre la tendina che separava un settore per adulti, inconfondibile, cercando tra i più hard, ma meno esposti e più censurati che da noi. In questa zona in penombra c'erano soprattutto uomini soli e qualche straniero come me, guardinghi e lontani uno dall'altro. Questo settore “XXX” – quello era universale, c'era una musica orientale di sottofondo, ...accidenti alla lingua, anche qui in questo ambiente è tutto incomprensibile. Non capivo, e leggevo solo le figure! Notai che c'era un discreto via-vai di avventori verso quelli che sembravano dei bagni. Vedevo dietro gli scaffali di vari generi il corridoio dove entravano fugaci clienti solitari e nell'oscurità delle porte, con frecce ed iscrizioni al neon illeggibili mi ero incuriosito e pensando di esser capitato in un posto particolare dove c'erano dei “peep show”, mi avvicinai per vedere che c'era.La cosa era intrigante, per la prima volta quella sensazione di proibito. Non c'ero mai stato prima nemmeno in patria e con la coda dell'occhio ...
... sbirciai. Inserivano una moneta, la porta si apriva e si accendeva una luce rossa per indicare che la stanza è occupata. Tempo ne avevo, mi avvicinai facendo finta di nulla, inserii una moneta davanti ad una porta libera per entrare in una di queste, e così decise di fare. La porta si aprì ed entrai in una piccola stanza, semibuia, richiusi la porta e mi adattai alla penombra. Nessun interruttore. C'era un piccolo catenaccio per rinchiudermi dentro, ed ora potevo godermi uno spettacolino.Che paese, qui le poche donne incontrate per strada erano chiuse completamente nei veli o tappate in casa. Sapevo che la prostituzione vietata e punita. Se trovavano uno straniero con una del posto erano grossi guai per entrambi, mi avevano messo in guardia, prima di partire, e non mi interessava, potevo aspettare il ritorno a casa dalla mia bella.Si rischiava l'espulsione e in ogni caso pagare una donna non era per me una cosa moralmente accettabile. Forse qui ero in uno dei posti più trasgressivi della capitale che potevo frequentare. Guardandomi attorno, le mie pupille si erano adattate al buio, ero in uno stanzino piccolo e spoglio, non c'era davvero nulla da vedere! nessun video, o vetri o tendine o altro sistema, forse si doveva inserire altri soldi da qualche parte, ma nulla, la parete a fronte era liscia, a sinistra nulla, solo sulla parete destra c'era a poco più di un metro da terra un foro, scuro, nel quale a stento sarebbe passata una palla da tennis. Ho capito! Un colpo al cuore, ...