La Corazzata Potemkin
Data: 20/03/2021,
Categorie:
Sensazioni
Etero
Autore: Caliban
... distolse lo sguardo e replicò.�Io... qualche volta mi sono masturbata guardandolo�.Vidi che si stringeva le mani una nell'altra, forse pentita di questa inaspettata intima confessione. Non le diedi tempo di pensare, la presi per le mani e la tirai gentilmente sul tappeto, in ginocchio con me ai piedi del divano. Con la mano sotto il suo mento la indirizzai verso il grande schermo illuminato.�Lascia fare a me, tu guarda, goditi tutto il piacere, vedrai�.Lei rimase così, ferma, a quattro zampe, con il volto rivolto alla televisione.Le sollevai piano la maglietta, verso la testa, liberando i seni e accarezzandole i capezzoli da sotto, con entrambe le mani. Divennero rapidamente turgidi mentre li stringevo, vellicavo e accarezzavo ora con la punta delle dita ora a mano aperta. Sentivo il suo respiro sempre più affannato e i suoi fianchi muoversi istintivamente, mentre stretto a lei le lasciavo percepire la mia forte eccitazione.Quindi mentre con una mano continuavo a stimolarle i seni, con la destra scesi finalmente sui bottoni degli short. Sbottonai, e feci scendere lentamente la cerniera, lasciando le dita a sfiorare lievi il tessuto delle mutandine, in un movimento ovale.Quando non riuscii più a resistere abbandonai con rimpianto i capezzoli e le sfilai insieme pantaloncini e mutandine, rivelando un sedere veramente meraviglioso. Inizia ad accarezzarlo, dalle cosce, risalendo lungo la schiena e tornando giù, scivolando di volta in volta sempre più intimamente. Era ...
... completamente depilata, e la cosa già mi faceva impazzire, poi vedevo le piccole labbra rosee lucide di eccitazione, che fremevano di desiderio e sentivo ormai forte il suo odore, che mi attraeva inarrestabile.Cominciai a toccarla, la trovai così bagnata che quasi mi morsi il labbro a sangue dalla voglia. Sapientemente giocai con la sua eccitazione, sfiorando stringendo e roteando sul clitoride mentre la musica e il film continuavano imperterriti. Poi avvicinai le labbra.La baciai e leccai profondamente, assetato di lei, leccando e accarezzando finché non arrivarono le incontrollabili contrazioni di un forte orgasmo. La leccai ancora un poco, e mi slacciai finalmente i jeans.Ero praticamente eccitato da ore. Senza indugio scivolai in lei, aderendo perfettamente al suo umido stretto intimo. Mi spinsi lento fino in fondo, provocandole un forte gemito, poi iniziai a godermela. Mi presi tutto il tempo, alternando spinte rapide a lente, lievi a profonde, finché la sentii godere ancora, senza più frenare brevi urla di piacere.A quel punto decisi di osare totalmente. Uscii da lei e puntai deciso al suo buco più piccolo, stretto e roseo. Lo leccai rapidamente quindi mi appoggiai spingendo piano. Tra i suoi gemiti più forti entrai di nuovo in lei, ancora più tenera e stretta qui.Nel frattempo i cosacchi dello Zar scendevano la scalinata in riga, sparando sulla folla di civili. Lei continuava a guardare, i dettagli dei fucini, degli stivali, giunse infine l'occhio della madre e pure la carrozzella ...