1. Quando hai fatto sesso la prima volta? - Pagina 002 del Diario d'InusualMe -


    Data: 20/03/2021, Categorie: Incesti Autore: InusualMe

    ... dirti che sto meglio…’ Lei mi porse la mano, come per dire “vieni stupidino” e io le andai incontro, così mi tirò a lei sul divano e finii sdraiato su di lei e sul plaid che la copriva. Mi dette un bacio in fronte e mi disse che non stava parlando al telefono, stava facendo una cosa che le ragazze della sua età fanno e che, presto, anche io avrei fatto, perché viene naturale ed è una cosa che non insegnano mamma e papà, perché è una cosa che ognuno deve imparare da solo. Per questo mi raccomandò e mi fece promettere di non dire nulla a nessuno di quello che avevo visto e sentito; come contro-promessa, lei mi garantì che, se avesse visto me fare qualsiasi cosa che poteva essere di dispiacere ai nostri, mai lo avrebbe detto loro. Io annuii. Il fatto però, è che durante quel tempo nel quale mi diceva questo, mi teneva stretto a lei e pur non comprendendo nulla di quello che mi diceva, essendo privo di ogni malizia e all’oscuro di tutto, evidentemente l’istinto primordiale del maschio che già era in me, faceva sì che, soprattutto credo dopo quello che avevo visto (poco, perché nella realtà di visto solo il plaid…) e sentito (invece questo sì, ...
    ... parecchio), il contatto col suo corpo così diretto, il calore che emetteva, lo sfrigolio inevitabile… credo –perché a oggi non ne sono ancora così certo- procurò il primo mio orgasmo che, nella posizione nella quale mi trovavo, mi fece arrossire in modo palese, tanto che lei mi chiese se fosse tutto a posto e io, annuendo con la testa, ebbi solo la forza di dire, stupidamente: "Sì… pipì!" Lei scoppio a ridere e poi io pure, di conseguenza; così me ne tornai in camera, da solo. Prima però, passai dal gabinetto e trovandomi il pisellino bagnato, fu allora che scoprii che toccandolo, provavo uno sconosciuto piacere. Così continuai a toccarlo, guardarlo, sino a quando provai una gioia immensa e sconosciuta e vidi fuoriuscire del liquido che, di certo, pipì non era. Girandomi vidi mia sorella sulla soglia della porta del bagno: “Siamo pari, mi sa”, mi disse chiamandomi “Ometto” e dandomi poi un bacio sulla nuca. La mia ‘prima volta’ fu questa, ma non l’unica, di certo! Poi ce ne sono state mille altre di prime volte, voi per conoscerle, dovrete avere la pazienza ch’io le scriva e le renda pubbliche. Io per scriverle, dovrò capire che vi piace leggerle… A presto. 
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