1. Il caso


    Data: 21/03/2021, Categorie: Incesti Autore: rober59

    ... corpo sulla schiena, stava assumendo una posizione d'allungamento. Assentii col capo, allorquando lei mi invitò a spiegarmi, e le confermai le mie curiosità per le donne citate ma, ancora, mi interruppe:"Ma come,Rosa? La portinaia,avrà cinquantanni e la tua prof è di poco più giovane! Come puoi trovarle sexy?""Per me lo sono! Ognuna a suo modo! Soggettivamente lo sono!" Ribadii fermo!Terminato di esprimere il mio concetto, lei prese una posizione definita. Aveva il tronco poggiato sul tavolo mentre, le gambe divaricate, venivano lasciate cadere verso terra, dove i piedi la toccavano. Il viso risultava essere premuto lateralmente, sul piano in granito, e sembrava soddisfatta, tanto che sospirò:“OHH,ora ci sono! Scusa ma mi doleva proprio forte!Dicevi,allora che ti piacciono, che le trovi seducenti. Ma solo loro o anche altre? Se ti faccio dei nomi, di donne mie amiche, mi risponderesti?"" Spara!" le intimai mentre un movimento del suo bacino catturò la mia attenzione. Ma fu un attimo! E non si ripropose. Avevo il cervello troppo intasato da visioni conturbanti! Porche e immonde che si strusciavano su tutto e su chiunque! Ero indotto da tale lubricità a pensare che, anche mia madre, lo fosse, in modo cosciente, dinnanzi a me. Lei stando sempre poggiata come prima formulò un elenco di nomi al quale risposi senza entusiasmo, quasi disattento. Balenarono altri leggeri movimenti laterali del suo bacino. Manteneva la zona pubica a stretto contatto con lo spigolo e si dondolava! ...
    ... Ero rapito! Mio padre ascoltava senza quasi guardarci ed io dovetti sprimacciarmi, il cazzo esasperato, attraverso i jeans. Da non credere! Tornai con gli occhi a fissare il suo dondolio, lento ma più accentuato, quando, non so da quale distanza, mi giunse il suono tenue e strascicato della sua voce."Allora? Enrico ci seiii?""Scusa mamma,mi ero distratto, non ho capito il nome!""Il mioo!" Ed era persa"Il tuo,come il tuo?" e continuavo a fissarla ondeggiare! Ora era un avanti e indietro ritmico,meno discreto seppur non sguaiato, sul vertice del tavolo. Capii che aveva la figa, schiacciata sull'angolo, che cercava d'ottenere soddisfazione attraverso uno sfregamento esasperante sulla clitoride. In contemporanea pure i seni strusciavano mentre le mani, con i palmi rivolti all'ingiù, erano abbandonate ai lati della testa. Mantenne questo lieve ma costante andamento e riprese a parlare in un modo che mi suonò sconvolgente:"Siii, io! Che pensi di me? Sono abbastanza sexy per i tuoi parametri?" Non finì la domanda che rischiai di sborrare. Esercitai una forte pressione sull'inguine ed allontanai lo sguardo dal libidinoso sfregamento! Inspirai ed espirai sforzandomi d'aver il sopravvento sull'infame dardo e, alla fine, ebbi la meglio. Ma la tortura riprese:"Oh, oh, luna chiama terra, siete in ascolto?" Era un tono sempre più intrigante e più voluttuoso foriero di inenarrabili piaceri. Adesso al culmine della pressione la vedevo arcuare la schiena piena di soddisfazione. La mia bocca si ...
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