1. Danni da astinenza sessuale cap 1 di 2


    Data: 22/03/2021, Categorie: Trans Autore: Zindo

    ... sghiribizzo gli era venuto presto e ci era tornato spesso, attratto dalle belle donne del palco delle esibizioniste e dai racconti. Poi, “smanettando a caso”, aveva dato delle occhiate distratte ai singoli annunci.
    
    Ipotizzando che tramite gli annunci avesse potuto trovare facilmente una donna disposta a cercare divertimento ed appagamento a “quei sensi” che dentro di lui reclamavano soddisfacimento, si era iscritto anche lui.
    
    Non ebbero esito positivo i suoi primi tentativi di contatto con messaggi, anzi, alcuni non ne ebbero affatto, non ricevette neppure delle risposte ai suoi messaggi; in pochi altri casi ricevette garbati rifiuti. I suoi collegamenti al sito si diradarono, limitandosi alla lettura di racconti e alla contemplazione delle esibizioniste. Tornò a concentrarsi soprattutto sui filmini porno.
    
    Col tempo però le fantasie stimolate dai filmini porno e dai racconti erotici di Annunci69 si erano rivelate inadeguate come soluzione al suo problema reale. Aveva sentito sempre più pressante ed urgente il bisogno di fatti tangibili e non di fantasie. Aveva così cominciato a guardare le coppie di fidanzati e di coniugi, anche se camminavano semplicemente per le strade, anche in comportamenti normali, per immaginarli poi, con la sua fantasia “danneggiata” nella loro intimità proiettando se stesso nel lui di coppia ed immaginando non (come farebbero le persone non “danneggiate” dalla prolungata astinenza sessuale) al quanto sarebbe stato piacevole scopare quelle ...
    ... donne, ma al come quegli uomini potevano scopare quelle donne e si immedesimava in questi. Li scrutava con attenzione ed ostentazione imbarazzante, senza rendersene probabilmente conto di quanto questa sua mania fosse anomala.
    
    Era stato anche per questa sua strana abitudine che aveva messo gli occhi su un vicino di casa: un giovane sui trent'anni, con un bel fisico ed una espressione da uomo felice perennemente stampata in faccia.
    
    Abitavano in un caseggiato dalla pianta a ferro di cavallo o, se si preferisce, ad U, con un giardino condominiale al centro. Lui abitava al primo piano di un'ala della costruzione, il giovanotto a piano terra dell'ala opposta.
    
    La sua finestra era probabilmente il punto ottimale per osservare l'ingresso e l'unica finestra sul cortile del mini alloggio del giovane, che al livello del suolo invece era al riparo da occhi indiscreti grazie a due cespugli di oleandri che ostacolavano la visione dai due lati e alla fontana al centro del giardino che copriva alla visualità dalla parte opposta dell'edificio.
    
    Cesare lo osservava quando entrava e quando usciva ma solo per ammirare senza neanche invidiargliela, la giovinezza che sprizzava con la sua fisicità, la sua agilità nei movimenti, la simpatia che sprigionava anche dallo sguardo.
    
    Lo osservava attentamente e da parecchio tempo tanto da essere arrivato a farsi delle idee ben precise su quel ragazzo, cosi chiare e precise da ritenerle certezze anche se supportate dal nulla assoluto .
    
    Per ...