1. Quando meno te lo aspetti


    Data: 22/03/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: mikirn82, Fonte: Annunci69

    ... alzai la testa e lo vidi pulirsi con l'asciugamano. Quindi iniziò a spogliarsi, togliendosi dapprima la maglietta bianca. Quando sollevò le braccia per sfilarla, i muscoli del petto si tirarono evidenziando un fisico frutto di un lavoro costante. Perfettamente scolpito e asciutto. Incrociai i suoi occhi. Mi sentii come una timida scolaretta in balia del suo sguardo, affondai in tutta fretta la faccia nel buco. Allungai la mano fino al mio uccello, era duro e pulsante. Sentii Andrea tornare verso il lettino, iniziai a vedere le sue gambe nude dal buco, erano muscolose e lisce, come i suoi meravigliosi pettorali. Le sue mani ripresero il dolce massaggio sulla mia schiena, poi con la destra mi prese per i capelli e mi tirò su la testa. Mi trovai di fronte il suo bell'uccello in erezione, tozzo e perfettamente rasato. Alzai un secondo lo sguardo, poi mi fiondai su quel cazzo succulento. Era duro, ma sentivo che poteva diventarlo ancora di più. Mi poggiai sui gomiti e iniziai a muovere la testa avanti e indietro, dovevo tenere la bocca aperta al massimo, era davvero cicciotto. La mia produzione di saliva aumentò notevolmente, svariate gocce caddero sul bordo del lettino. Ero estasiato, dagli occhi scendevano lacrime di piacere. Andrea strinse la presa sui miei capelli e mi bloccò la testa, poi prese a scoparmi la bocca.
    
    Lo lasciai fare.
    
    Sentii la sua gigantesca cappella puntare contro la gola, mi salirono dei conati di vomito. La saliva continuò a colare copiosa sul ...
    ... lettino e sul pavimento. Allungai una mano sotto alle sue palle, erano lisce e dure. Iniziai a massaggiarle, poi cercai il buchetto con un dito.
    
    “Bravo, continua!” mi disse con voce decisa.
    
    Il cazzo massiccio di Andrea continuava a fare avanti e indietro strisciando sulle mie labbra. Infilai il dito, sentii quel maschio stupendo godere rumorosamente. Cominciai a muoverlo velocemente, la presa di Andrea sui miei capelli si fece più decisa. Allora le dita divennero prima due, poi tre. Non trovai la minima resistenza.
    
    “Vengo!” gridò, qualche goccia di sborra calda mi scese direttamente in gola.
    
    Tirai fuori le dita e strinsi la mano sulla sua natica dura come la roccia. La sua mano strinse ulteriormente la presa sui miei capelli, ma fu un attimo. Urlò tutto il suo piacere e lasciò la presa sulla mia testa, era la prima volta da che glielo avevo preso in bocca. Una calda onda cremosa invase la mia gola, lasciai scendere fino all'ultima goccia. Finii di pulire per bene con la lingua, quindi guardai Andrea, aveva lo sguardo soddisfatto.
    
    “Hai un sapore dolciastro” gli dissi.
    
    “Tu hai una boccuccia davvero accogliente” mi rispose. “Ti va di girarti a pancia in su?” aggiunse.
    
    Passai con le dita per pulirmi i bordi della bocca e mi girai, avevo ancora il cazzo duro. Andrea si asciugò con il telo, poi si cosparse le mani di olio e iniziò a massaggiarmi sul petto.
    
    Chiusi gli occhi e iniziai a girare la lingua sulle pareti della bocca per cercare il suo sapore. Cominciò a ...