-
La cinepresa è uno strumento erotico
Data: 22/03/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: cpromagnolamatura
Credo che moltissime coppie come noi ci abbiano provato almeno una volta e se vogliamo la tecnologia dei filmetti fai da te si è giovata molto del fatto che nelle camere da letto siano entrati i freddi occhi delle macchine fotografiche prima e delle cineprese dopo. D'altronde ognuno di noi possiede sia una certa dose di esibizionismo che di voyeurismo. Adesso con il fatto che i cellulari sono dotati di ottime macchine da ripresa e che ci accompagnano in ogni momento della nostra vita, aspettando pazienti sul comodino il fenomeno delle riprese casalinghe è un dato di fatto. Non così 25-30 anni fa, quando fare foto “private” era un problema perché o te le sviluppavi a casa o dovevi darle ad un fotografo fidato, senza però la certezza di loro copie , diciamo per uso personale da parte del fotografo e dei suoi eventuali clienti. Noi conserviamo ancora dei filmini in superotto girati in cui Anna mostra fugacemente le gambe alzando la gonna o ammicca scoprendosi rapidamente il seno. Sono peccati di gioventù, da fidanzati ancora un po’ imbranati ma con la voglia di giocare. Devo ammettere che buona parte della mia eccitazione nasce sempre in maniera visuale: l’occhio vuole la sua parte ed il mio occhio ci vuole vedere chiaro. Anna secondo me ha capito fin da subito come eccitarmi e come il vedere e il non vedere fossero due aspetti della stessa medaglia. Mi diverte ed eccita ancora una uscita al mare con lei che indossava una camicetta con delle geometrie verdi su verdi e di come ...
... ogni tanto un bottone di troppo strategicamente si aprisse facendomi vedere le rotondità del seno, l’incavo stretto un un reggiseno verginale. Devo dire che alla vista seguiva una progressiva e veloce risposta del mio sesso ed ho sempre immaginato come l’impulso visivo viaggiasse dal seno di Anna al mio cervello, attraverso gli occhi e si ritrasmettesse quasi istantaneamente in basso, correndo lungo la spina dorsale per poi scatenarsi fino ai corpi cavernosi del mio sesso. Adesso, passati i 50 da un po’ di anni devo dire che ho bisogno di stimoli ben più tosti, ma all'epoca la cosa era fisiologicamente sufficiente. Anche la polaroid è stata una grande strumento erotico, non fosse altro perché ad ogni sua posa seguiva l’ansia di vederla apparire sulla fotografia, man mano che si sviluppava: ho foto di Anna nuda sul divano, in posa che sorride gustando una banana tra le labbra e sguardo malizioso, primi piani del suo sesso e addirittura una foto di lei sopra di me, con la ripresa delle sue tette dal basso mentre mi cavalca. Sono ricordi conservati gelosamente in una scatola, sotto le lettere d’amore che le scrivevo ed altri souvenir. L’acquisto della cinepresa per videocassette è stato poi un passo in avanti, anche se adesso riguardandole con nostalgia sto notando che si stanno degradando, i colori sono meno vivaci e talvolta si ingarbugliano con il rischio di perdere pezzetti della nostra vita famigliare ed ovviamente anche delle nostre riprese intime. Il giorno che la ...