Il toro, la gazzella e il birdwatcher
Data: 24/03/2021,
Categorie:
Voyeur
Autore: renart, Fonte: EroticiRacconti
Lei è in una Fiat Doblò grigia, parcheggiata tra due pini in un anfratto del bosco, nel punto esatto indicato nel messaggio arrivatomi mezz'ora fa. Il luogo di sera si affolla di coppiette, di giorno invece è trafficato dai podisti, ma in questa fascia oraria, in cui il tramonto si incendia e sfuma lentamente nel blu scuro della prima sera, è piuttosto solitario. O almeno lo è in questo momento. Sono acquattato a qualche metro dalla macchina, dietro un cespuglio di rovi, con un'ottima visuale sull'abitacolo. Vedo soltanto lui, inizialmente, semidisteso sul seggiolino, la testa reclinata, bocca aperta e occhi chiusi. È pelato, con un viso rubizzo e pasciuto. Niente baffi né barba, un naso piccolo e affilato che a stento regge un paio di occhiali da vista stile vintage, che ha riposto nel vano portaoggetti una volta spento il motore. Ha una mano poggiata sulla testa di lei, che si dà da fare a succhiarglielo e menarglielo finché non lo riterrà opportuno. Quando emerge dalle cosce dell'amante indossa solo il reggiseno e la gonna corta di jeans. Le parigine nere non le vedo, ma so che le ha, perché ho visto com'è uscita stamattina. Con un movimento felino si mette a cavalcioni su di lui, gli afferra il coso, se lo struscia un po' fra le gambe e poi lo ingoia per intero, cominciando a muoversi piano, prima su e giù, poi ruotando il bacino in senso orario e antiorario. Lui lascia fare e intanto le sgancia il reggiseno, liberando i piccoli seni a pera, sodi e insensibili alla forza ...
... di gravità. Si riempie le mani della carne tenera, si struscia i capezzoli contro il viso, poi prende a leccarli avidamente, prima uno, poi l'altro, fin quando non sceglie il destro da succhiare, mentre col palmo della mano destra stropiccia l'altro grilletto. Lei sembra gradire e spinge verso di lui il busto, mentre intensifica il ritmo della cavalcata. Vanno avanti così, con l'auto che si agita ai loro movimenti, fin quando lei non getta un acuto forte e prolungato e non si accascia su di lui. L'uomo deve ancora venire ed ha una certa impellenza. Tira giù il seggiolino del passeggero, lei capisce a volo e vi balza su a quattro zampe, agile e flessuosa come una gazzella, la gonna accartocciata sulla groppa, agitando il culo come una cagna in calore. Lui, non senza difficoltà e impaccio, riesce a posizionarsi tra lei e il cruscotto, con le grosse chiappe pelose poggiate sullo sportellino dell'airbag. Il cazzo rampa a pochi centimetri dalle natiche michelangiolesche di mia moglie, ed è un cazzo grosso, sia lungo che largo, col tronco solcato da vene gonfie come gomene e sormontato da una cappella violacea, turgida e del tutto simile ad una mela annurca. Non sono stupito perché quel membro corrisponde alla descrizione fedele e dettagliata che mi ha fatto lei qualche sera fa, raccontandomi della foto che il suo collega le aveva inviato via WhatsApp. Senza scollare gli occhi dallo spettacolo, tiro giù la lampo e libero il compare già tutto inteccherito, lo stringo nel pugno della ...