Il toro, la gazzella e il birdwatcher
Data: 24/03/2021,
Categorie:
Voyeur
Autore: renart, Fonte: EroticiRacconti
... stanare il clitoride - chimerico epicentro di piacere - dal suo alveo. Dagli immediati contorcimenti del corpo di lei (che so essere particolarmente sensibile alle malie del cunnilingus) capisco che il tipo ci sa fare anche con la lingua e, dopo aver fatto il pieno di miele stillante da quel favo, una volta che la palla da bowling che ha avvitata sul collo taurino viene stretta con forza dalle cosce di lei, si libera con ambo le mani della morsa, divarica a compasso le ganasce che lo stavano poco prima portando all'iperventilazione, e infilza ancora una volta la sua preda, gravandole sopra con tutta la mole sudaticcia e pompandola forte, come se non chiavasse dalla notte dei tempi e quella fosse l'ultima scopata messagli a disposizione dagli dei. Mia moglie gli si avvinghia con braccia e gambe, come un rampicante sulla sua pertica, e urla completamente fuori di sé, inneggiando alle prodezze del suo chiavatore e incoraggiandolo - quasi supplicandolo - a spaccarla, annientarla, riempirla col suo grosso sac a poche. Per tutta risposta, ancora una volta con insospettabile forza e agilità, l'uomo neandeerthaliano si tira su con tutta la donna abbarbicata addosso e, complice l'altezza della Doblò, poggiato col culo sul cruscotto, prende a pugnalarla dal basso verso l'alto e con tanta forza che, dopo aver dato un paio di testate al tettuccio, ...
... lei è costretta a piegare il collo innaturalmente, curvando la schiena fino a schiacciare la fronte sul petto fradicio di lui. La Doblò oscilla come un pendolo, le grida di piacere di mia moglie fuoriescono dall'abitacolo come i venti dal vaso di Pandora, e a me non resta che tirarlo di nuovo fuori e scartavetrarmelo furiosamente, eiaculando di nuovo fra le spine, ma stavolta qualche minuto prima che, con un ruggito da re della foresta, la sex machine travestita da ragioniere si liberi di tutto lo sbrodo presente nei coglioni da toro. Restano qualche minuto distesi, sfatti, a riprendere fiato, ognuno al proprio posto. Poi lei si tira su, si volta verso di lui, che intanto ha calato il finestrino e acceso una sigaretta, gli dice qualcosa, lui annuisce e la mia dolce metà scende dalla macchina. Ha il seno ancora scoperto, si sistema la gonna, coprendo il sesso peloso, tira su le parigine, si guarda intorno e poi punta dritto verso il cespuglio dove sono rintanato. Lo circumnaviga il necessario per evitare i rovi, trova un anfratto, ci si infila e mi raggiunge, accovacciandosi di fronte a me. Ha le palpebre molli e gli occhi che trattengono tracce di frenesia, un sorriso che tende le estremità delle labbra quasi a toccare le orecchie. Ci baciamo con avidità, mentre il flusso caldo del suo piscio irrora l'erba e la terra secca e screpolata.